GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 2.2 423 Strumenti di pianificazione utilizzabili in aree a rischio sismico. L ’ importanza di coniugare tali strumenti a opportune misure di gestione del regime immobiliare. In Tab. 1 sono riportati alcuni strumenti di pianificazione utilizzabili in aree a rischio a fini di prevenzione. La tabella riporta in riga gli strumenti urbanistici intesi sia come tipi di piano sia come tecniche specifiche di cui ci si può avvalere in aree di nuovo insediamento o di espansione e quelli utili per intervenire su ambiti già urbanizzati e consolidati. Nel primo gruppo di colonne si indica il fattore urbanistico/territoriale su cui agisce lo strumento, che può modificare/cambiare usi esistenti o prevederne di nuovi, definire l’intensità dell’uso, intesa come concentrazione e densità di popolazione ma anche di funzioni ed infine indicare la localizzazione di alcune funzioni, edifici, infrastrutture di interesse collettivo. Nel secondo gruppo di colonne viene indicato il fattore di rischio sul quale lo strumento può agire, specificando se si tratta di un’azione “passiva” ovvero di adattamento, piuttosto che attiva, laddove la misura può effettivamente incidere sulla componente del rischio. Un’attenzione specifica è posta alla questione del regime di proprietà dei terreni nei quali ricadono misure preventive restrittive ad esempio del diritto di edificazione (Seher e Löschner, 2017). Nonostante il tema non sia oggetto di particolare attenzione nella letteratura, tuttavia occorre sottolineare che quando la decisione passa dalla carta e dalle norme tecniche all’attuazione sul territorio, la componente della rendita che i proprietari attendono di maturare sull’area di loro proprietà costituisce e ha sempre costituito un limite forte all’attuazione di politiche di buona urbanistica in generale e di prevenzione del rischio in particolare. Le informazioni e le conoscenze desumibili dagli studi di microzonazione: dalla scala vasta alla scala locale. La microzonazione sismica è materia relativamente recente così come le applicazioni a vasta scala condotte in Italia, in forma che possiamo considerare pionieristica, per la ricostruzione dopo il terremoto in Umbria e Marche del 1997. Una standardizzazione della procedura che tenda a far parte di un processo di pianificazione condivisa alle varie Fig. 1 - Saperi e competenze necessarie sia per scegliere sia per valutare nel tempo le misure di prevenzione, in un’ottica di pianificazione adattiva

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