GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
424 GNGTS 2018 S essione 2.2 scale, dovrebbe quindi partire dal coniugare il livello dello studio di microzonazione alla scala pianificatoria. Alla scala vasta, quale quella provinciale può essere utile conoscere le zone nelle quali si attendono le amplificazioni maggiori o fenomeni di instabilità potenzialmente attivabili da un evento sismico ad esempio nella definizione dei tracciati delle infrastrutture a rete, nella localizzazione di servizi sovra comunali. Alla scala locale una microzonazione di livello 2 può fornire indicazioni di massima con le quali confrontare le scelte di sviluppo e trasformazione dell’esistente, lasciando a studi di microzonazione di livello 3 zone critiche anche per il tipo di scelte urbanistiche che per molti altri criteri, di opportunità, di accessibilità etc. appaiono ragionevoli ma confliggono con fattori di pericolosità elevati. Indubbiamente nella valutazione di come procedere nella definizione di studi di maggiore dettaglio e accuratezza occorre tenere conto della significatività delle decisioni urbanistiche ma anche della scala temporale, ovvero dal momento in cui tali decisioni devono essere assunte. Se la pianificazione urbanistica e territoriale sono sicuramente le più adatte a intervenire prima dell’evento calamitoso o nella fase di ripristino delle funzioni urbane e soprattutto nella ricostruzione, sono diverse le convenienze e il livello di accettazione che si può associare sia alla richiesta di spendere di più per avere studi di microzonazione di maggiore dettaglio, sia alla possibilità e all’accettabilità di misure di mitigazione anche drastiche, come possono essere la rilocalizzazione di un abitato o parti di esso. L’integrazione dell’urbanista nel gruppo di lavoro che svolge lamicrozonazione costituirebbe un passaggio importante in un processo adattivo della pianificazione a valle di informazioni più accurate e di apprendimento di quanto è avvenuto negli eventi di cui si ha avuto esperienza. Descrizione Zonizzazione Rilocalizzazione Interventi mirati al controllo del regime immobiliare Trasformazione di ambiti esistenti (programmi di recupero) Strumento di pianificazione strategica Misure di prevenzione Fattore urbanistico e territoriale su cui agisce la misura Fattore di rischio considerato o su cui agisce la misura Definizione degli usi del suolo X Restrizione degli usi ammessi X Definizione dell’intensità d’uso Attraverso le norme tecniche X Vincoli X Localizzazione di edifici e infrastrutture X Creazione di condizioni ottimali di urbanizzazione primaria e secondaria nelle aree meno pericolose X Può indicare la localizzazione di edifici e infrastrutture critiche e strategiche Pericolosità Tiene conto della microzonazione nella scelta degli usi Acquisizione aree più pericolose; misure di perequazione Può definire aree dalle quali rilocalizzare Esposizione Evita/riduce l’esposizione di persone e beni X Può ridurre l’esposizione nelle zone più pericolose Vulnerabilità Definisce regole di recupero e fornisce raccomandazioni per il progetto urbano Resilienza X Predispone ambiti e servizi utilizzabili in caso di emergenza Definisce le linee strategiche di sviluppo del territorio Tab. 1 - Strumenti di pianificazione utilizzabili in aree a rischio.
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