GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 2.2 429 Lo scopo di questo lavoro è la validazione degli abachi regionali proposti per la Regione Marche (Gruppo di Lavoro “Microzonazione Sismica delle Marche”, 2015). Dal momento che gli abachi sono stati definiti come stime cautelative dei valori di FA e tali valori corrispondono al 75° percentile della totalità dei profili considerati, ci si aspetta che i valori definiti al loro interno siano caratterizzati da una probabilità di eccedenza del 25% (ovvero nel 75% dei casi il valore dovrebbe risultare conservativo). La procedura di validazione è stata realizzata prendendo in considerazione l’ingente quantità di dati geologici e geofisici ottenuti tramite il progetto di Microzonazione Sismica di livello III (MSIII) dei Comuni marchigiani colpiti dagli eventi sismici del 2016 (https://sisma2016.gov.it/wp-content/uploads/2017/05/Ordinanza-24- del-12-maggio-2017.pdf). In particolare, sono stati confrontati i valori di FA stimati con l’uso degli abachi con quelli calcolati attraverso le analisi di risposta sismica locale 1D realizzate dai professionisti incaricati degli studi di Microzonazione dei 25 Comuni appartenenti alla Macroarea denominata “Marche 1”. Costruzione degli abachi della RegioneMarche. L’obiettivo fondamentale della procedura di costruzione è quello di fornire stime statisticamente valide e ragionevolmente conservative del valore di FA atteso nelle diverse situazioni litostratigrafiche presenti nelle Marche. In modo da rendere il più agevole possibile la procedura di utilizzo, tali stime devono poter essere fornite a partire da un numero ristretto di parametri relativamente agevoli da determinare sperimentalmente nella pratica professionale. In questo caso sono stati scelti due parametri chiave: • il valore di Vs 30 (la velocità media delle onde S nei primi 30 metri) o Vs H (la velocità media delle onde S fino al substrato sismico, ovvero il tetto dei corpi geologici con velocità delle onde S almeno pari a 800m/s), da utilizzarsi rispettivamente nei casi in cui il substrato sismico si trova oltre o al di sotto dei 30m; • il valore della frequenza di risonanza f 0 relativa alle coperture. La procedura di costruzione degli abachi della Regione Marche (Gruppo di Lavoro “Microzonazione Sismica delle Marche”, 2015), affine a quella utilizzata dalla Regione Toscana (Peruzzi et al., 2016), è stata caratterizzata da tre fasi operative. La prima ha previsto l’individuazione delle diverse tipologie lito-stratigrafiche (TLS) presenti nelle zone di interesse e viene sviluppata sulla base delle conoscenze disponibili sulla situazione stratigrafica (in prospettiva sismica) delle diverse aree geologiche della Regione. In questa fase, sono stati preliminarmente identificati tre Domini Geologici (DG) caratterizzati da analoghe modalità deposizionali ed evoluzione tettonica: 1. Dominio Calcareo, costituito dai massicci e dalle dorsali montuose carbonatiche di età triassico-cretacico; 2. Dominio Alluvionale, costituito dai fondivalle alluvionali e costieri e dalle conche intermontane di età quaternaria; 3. DominioTerrigeno, costituito dalla fascia dei rilievi collinari di etàmio-plio-pleistocenica. Per ciascun DG sono state determinate successioni deposizionali “tipo”, nelle quali sono state individuate formazioni (Unità Lito-Stratigrafiche o ULS) caratterizzate da specifiche caratteristiche in termini sismici. In pratica, ciascuna TLS è costituita da una specifica successione di ULS. Ciascuna ULS è stata definita in termini di proprietà geometriche (spessori e profondità) e sismiche (velocità delle onde S, curve di decadimento della rigidezza e di incremento del rapporto di smorzamento con la deformazione di taglio). Queste proprietà sono state caratterizzate da una variabilità che viene connotata statisticamente in termini di limiti di variazione attorno ad un valore centrale rappresentativo. Di particolare importanza in questa fase è stata inoltre la definizione in termini di profondità del substrato sismico di riferimento in corrispondenza del quale lo scuotimento sismico è assunto come noto. Quest’ultimo è stato dedotto a partire dalla stima della pericolosità sismica identificando un gruppo di 8 accelerogrammi sperimentali (moto di riferimento) rappresentativi della sismicità attesa nell’area di interesse.

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