GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 2.2 437 progetto “La valutazione economica dei disastri naturali in Italia” (Meroni et al. , 2017) con caratteristiche fortemente multidisciplinari grazie alle competenze sul rischio sismico della sezione INGV di Milano (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e quelle economiche proprie del IRCrES-CNR e SEEDS (Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile, e centro di ricerca interuniversitario Sustainability, Environmental Economics and Dynamics Studies). Utilizzando uno scenario cumulato dell’intensità macrosismica rilevata sul campo (Galli et al. 2012; Tertulliani et al. , 2012) per gli eventi del 2012, attraversometodi basati sulla definizione dell’intensità macrosismica EMS-98, è stato calcolato il quadro di danneggiamento degli edifici residenziali, computati attraverso i dati ISTAT, aggiornati al 2011. Le perdite economiche sono state calcolate utilizzando i dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI - Agenzia delle Entrate). Si è scelto di utilizzare il valore commerciale degli immobili perché l’uso del costo di ricostruzione potrebbe potenzialmente portare ad una sottostima della perdita monetaria. Infatti il costo di (ri)costruzione è solitamente un valore standardizzato che dipende in maniera significativa dalla localizzazione dell’edificio rispetto al mercato delle costruzioni, ma tale costo non risulta correlato al mercato immobiliare, influenzato principalmente da valori socio-economici (Meroni et al. , 2017). In Fig. 1 si riportano le distribuzioni di un indicatore di danno (D R *) che moltiplica il valore del D R ( Damage Ratio ) di ogni classe di danno per le rispettive superfici danneggiate all’interno di ogni singolo comune (b); il valore medio di mercato degli edifici residenziali (c) e la stima delle perdite economiche (d) per i comuni interessati dal terremoto del 2012 (a). Fig. 1 - Risultati delle analisi di rischio e valutazione del danno per i comuni interessati dall’evento del 2012 in Italia settentrionale (da Meroni et al. , 2017, modificato).

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