GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
444 GNGTS 2018 S essione 2.2 I conci prefabbricati sono stati realizzati in stabilimento con calcestruzzo avente classe di resistenza variabile da R ck 55 a R ck 75. Le armature lente inglobate nei conci prefabbricati sono del tipo ad aderenza migliorata B450C. Le strutture in acciaio sono realizzate con acciaio del tipo S235, mentre le flange di collegamento, alle diverse quote, sono realizzate con acciaio del tipo S355. Le torri sono connesse alla struttura di fondazione, realizzata in calcestruzzo armato gettato in opera, mediante un sistema di cavi di post compressione. Detta struttura di fondazione è composta da una piastra in calcestruzzo armato, con pianta a corona circolare (diametro esterno d e =15,60 m, diametro interno d i =6,90 m, altezza variabile linearmente dal diametro interno a quello esterno da h=3,20 m a h=2,20), innestata su un gruppo di n. 16 pali f 1000 equidistanziati radialmente. In corrispondenza dell’attacco della torre alla fondazione è presente un sistema di fessure equidistanziate che si sviluppano lungo tutto il perimetro della struttura. Indagini dinamiche sperimentali. Nel 2016 sulla torre è stato installato un sistema di monitoraggio accelerometrico permanente, composto da due stazioni equipaggiate con sensori triassiali force-balance, (accelerometro triassiale +/- 0.5g, conversione A/D a 24 bit e frequenza di campionamento fino a 500 Hz ), installate rispettivamente alla base della struttura e all’altezza della turbina (83m), in grado di registrare i dati accelerometrici e correlare le caratteristiche dinamiche della torre alle diverse condizioni climatiche: temperatura dell’aria e velocità del vento. I dati accelerometrici sono stati analizzati sia in condizioni di bassa ventosità (velocità inferiore a 5 m/s), con strumenti che operano in regime stazionario, quali la funzione di trasferimento valutata con il metodo di Welch (Welch, P. D. 1967), che in condizioni di elevata velocità del vento (velocità superiore a 20m/s), valutando, in quest’ultimo caso, le fasi transitorie del comportamento dinamico mediante strumenti capaci di analizzare risposte stazionare e non del sistema monitorato (Stockwell et al ., 1996; e Ditommaso R et al ., 2012). I risultati delle prove di identificazione sono stati utilizzati per i) verificare la corrispondenza delle proprietà dinamiche strutturali con quelle previste in progetto, ii) per calibrare opportunamente i modelli numerici utilizzati nelle fasi successive dello studio e iii) per stimare l’eventuale progressione del danno. La campagna è stata espletata in due fasi distinte (Luglio 2014 e maggio 2015), quindi ad una distanza temporale di circa 1 anno, al fine di verificare eventuali differenze comportamentali attribuibili a una progressione del danno strutturale. Nella seconda fase, oltre alle tre stazioni accelerometriche installate sulla torre, è stata utilizzata un’ulteriore stazione velocimetrica mobile installata alla base della torre e, successivamente, sul terreno circostante per stimare eventuali fenomeni di interazione terreno struttura. Le misure vibrazionali sono state effettuate in tre differenti condizioni operative: i) con aerogeneratore fermo, ii) con aerogeneratore in movimento e iii) con aerogeneratore in fase di Fig. 1 - Immagini della torre e particolare delle lesioni verticali alla base del concio di terra.
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