GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
448 GNGTS 2018 S essione 2.2 (elencati in Tab. 1) che hanno operato indipendentemente su diversi set di dati. L’OGS ha coordinato l’attività, mentre l’ENEA ha avuto il ruolo di supporto e coordinamento con il CMS. Il tempo assegnato all’UTAS per l’analisi sismologica è stato molto ridotto, inferiore a tre mesi. Per l’analisi dei dati sismologici, si è innanzitutto provveduto a censire tutte le stazioni sismiche (sismometriche e accelerometriche, permanenti e temporanee) operanti nell’area interessata. Sono state quindi selezionate solamente le stazioni che si trovavano entro una distanza dalle località da microzonare (corrispondenti alle aree urbane): delle 247 stazioni censite, 111 sono state selezionate per lo studio. Il dataset di forme d’onda utilizzato per l’analisi consiste in circa 100.000 registrazioni accelerometriche e velocimetriche corrispondenti a più di 1.500 terremoti (M> 2.5) verificatisi dal 2008 in poi. Le registrazioni sono state estratte dai seguenti archivi: Eida (http://www. orfeus-eu.org/data/eida/) , RANdownload (http://ran.protezionecivile.it/IT/index.php ), ITACA (http://itaca.mi.ingv.it ), ESM (http://esm.mi.ingv.it) e OASIS (http://oasis.crs.inogs.it/ ). Quindi, per ognuna delle 111 stazioni sono stati calcolati cinque tipi di prodotto: a) Frequenza fondamentale, ottenuta dall’analisi a stazione singola dei rapporti spettrali tra le componenti orizzontale e verticale (H/V) del moto del suolo stimata sia da registrazioni di terremoti (EHV) sia da rumore sismico ambientale (HVSR); b) Fattori di amplificazione dei valori di picco di velocità e di accelerazione (FPGV e FPGA), ottenuti dall’analisi dei residui rispetto ai valori medi stimati attraverso la GMPE ( Ground Motion Prediction equation ) ITA10 (Bindi et al., 2011); c) Funzioni di amplificazione spettrale, stimate dalle registrazioni di terremoti da spettri di Fourier o spettri di risposta applicando diverse metodologie, come la tecnica dei rapporti spettrali rispetto ad un sito di riferimento (RSSR) e la tecnica dell’inversione generalizzata (GIT). d) Spettri di risposta specifici di sito (RS), stimati attraverso a partire dalle funzioni di amplificazione spettrale e dall’input sismico di riferimento; e) Fattori di amplificazione spettrale (FA), calcolati dagli spettri di risposta pseudo- accelerazioni per tre bande di periodo (FA1, FA2 e FA3). Per il calcolo di questi prodotti, ogni gruppo ha svolto le analisi autonomamente utilizzando le proprie procedure e analizzando il dataset relativo alle stazioni di pertinenza. Un punto importante dello studio consiste nell’identificazione dei siti di riferimento per l’applicazione di tecniche empiriche (tipo RSSR o GIT) che valutano l’amplificazione spettrale di una certa stazione rispetto a quella di una stazione installata su roccia affiorante e caratterizzata da una risposta piatta. L’identificazione di tali siti è stata fatta utilizzando i seguenti criteri: HVSR (o EHV) piatto entro l’intervallo di frequenza analizzato; residui site-to-site quasi nulli nell’intervallo di periodo considerato; distanza tra sito investigato e sito di riferimento inferiore a 5 km. OGS Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, CRS Seismological Section INGV-MI + Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Section of Milan UNIGE University of Genoa, DISTAV Department INGV-RM + Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Section of Rome INGV-AQ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Section of L’Aquila ENEA Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile Tab. 1 - Elenco dei gruppi di lavoro appartenenti all’UTAS e coinvolti nello studio. Le colonne indicano rispettivamente il nome gruppo di lavoro e il nome completo delle istituzioni corrispondenti.
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