GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 2.2 455 In Fig. 3 vengono riportati i grafici GHM riferiti ai primi tre modi vibrazionali (si tratta sostanzialmente di graficare i movimenti registrati presso i due punti di misura ad una specifica frequenza – in questo caso 1.6, 2.16 e 2.63 Hz). Il modo M1 è prettamente traslazionale in direzione NS (corrispondente al lato corto dell’edificio), il modo M2 è pressoché puramente rotazionale, mentre il modo M3 appare essere un modo roto-traslatorio. I successivi tre modi (M4, M5 e M6) sostanzialmente ripetono a frequenze più alte l’andamento dei primi tre ma con un’ampiezza di circa un ordine di grandezza inferiore. Conclusioni. Dai risultati presentati appare evidente che il tipo di modellazione scelta dal progettista per valutare la vulnerabilità sismica di un edificio, incide pesantemente sul risultato delle analisi. Pur essendo stata analizzata solamente la fase elastica dell’edificio, quella più semplice da trattare, perché basata su un numero minore di variabili, è possibile verificare come i risultati delle analisi numeriche differiscano dai risultati delle misurazioni. Il periodo fondamentale più basso tra tutti i modelli realizzati, T= 1.01 s (N3), resta significativamente maggiore rispetto al più alto periodo misurato (pari a 0.625 s). È possibile ipotizzare che questo sia dovuto al contributo degli elementi non strutturali presenti nell’edificio non inseriti nel modello (ad esempio i tramezzi interni) e alla massa dai carichi accidentali di progetto che risulterebbe maggiore rispetto a quella reale presente nell’edificio al momento delle misurazioni. N2 N3 N4 N5 Δ T  Δ Tb (X)  Δ Tb (Y) Δ T  Δ Tb (X)  Δ Tb (Y) Δ T  Δ Tb (X)  Δ Tb (Y) Δ T  Δ Tb (X)  Δ Tb (Y) 62%  -22%  -49% -49%  67%  26% -44%  40%  17% -2%  -24%  -4% 48%    -22% -49% -64%   -22% -49% -57%   -22% -49% 0%   -22% -49% 67%    -22% -49% -49%   -22% -49% -42%   -22% -49% -26%    -22% -49% Tab. 2 - Confronto dei periodi propri e dei tagli alla base Tb, rispetto al modello N1. Fig. 2 - Spettri di ampiezza delle 3 componenti (NS, EO, verticale) per il punto di misura P1 (a) e per il punto P2 (b) sul tetto dell’edificio. Sono chiaramente identificati i segnali relativi alle frequenze 1.6 Hz, 2.16 Hz, 2.63 Hz, 5.72 Hz, 7.00 Hz e 8.16 Hz. Il segnale indicato dalla lettera S si riferisce ad un segnale transitorio (spurio) relativo ad un motore attivatosi per alcuni minuti durante l’acquisizione dei dati.

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