GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
480 GNGTS 2018 S essione 2.2 Si è supposto di far gestire direttamente alle amministrazioni comunali l’implementazione dei propri piani di mitigazione del rischio sismico, ovvero svolgendo attività di raccolta di tali tasse, finanziamento e sorveglianza sul corretto svolgimento tecnico-economico degli interventi di retrofit sismico. Stanti tali assunzioni, per ciascuna amministrazione comunale, a fronte del finanziamento del costo per l’esecuzione degli interventi di retrofit sismico sul patrimonio edilizio residenziale comunale, corrisponderebbe un beneficio dato dalla somma dell’ammontare di PAMC evitata e dagli introiti relativi all’introduzione dello schema di tassazione specificamente destinato a coprire i costi per l’implementazione del piano nazionale di riduzione del rischio sismico. Considerando tali flussi di cassa ed un appropriato tasso di sconto necessario per poter attualizzare i valori dei futuri benefici annualmente conseguiti, è possibile stimare il tempo di rientro dell’investimento in ciascun municipio. Sono stati pertanto considerati 4 differenti scenari di introduzione di una “tassa per la riduzione del rischio sismico” uniforme su tutto il territorio nazionale, con aliquote fiscali crescenti rispettivamente pari a 0.5‰ , 1‰ , 2‰ e 3‰ , ed un valore di rendita catastale media pari a 484 €/m 2 omogeneo su tutto il territorio nazionale: con tali dati, a titolo di esempio, un’abitazione di 120 m 2 sarebbe soggetta ad una tassa sulla proprietà rispettivamente pari a circa 29 €, 58 €, 116 € o 174 €. In Figura 3 vengono riportati i risultati dell’analisi costi-benefici svolti considerando i succitati 4 scenari di “tassa per la riduzione del rischio sismico”, riportando per ciascuno di essi la mappa dei tempi di rientro dell’investimento. Dall’analisi dei risultati si può osservare come al crescere dell’ipotetico regime di tassazione si osservi una significativa riduzione dei tempi di rientro dell’investimento; inoltre si può notare come a parità di regime di tassazione, i tempi di rientro siano minori nelle aree caratterizzate dai maggiori livelli di rischio sismico (ad esempio espressi in termini di PAMC, Fig. 1a) rispetto a quelle caratterizzate da minor rischiosità, e tale evidenza può essere principalmente attribuita al fatto che i benefici nelle prime siano maggiori rispetto alle altre. Conclusioni. Mappare il rischio sismico permette di avere una corretta percezione dell’entità di tale problematica, e conseguentemente di sviluppare adeguati piani nazionali di mitigazione. L’implementazione di un piano di mitigazione del rischio sismico garantisce dei benefici ma al contempo necessita di importanti investimenti: per tali ragioni, risulta necessario analizzarne la sostenibilità finanziaria e, se necessario, prevedere l’introduzione di schemi fiscali in grado di poter contribuire alla copertura di tali costi, ridimensionando così le finestre temporali richieste per il rientro degli investimenti. Il presente lavoro ha pertanto affrontato tali questioni illustrando una concreta applicazione metodologica al caso di studio del patrimonio edilizio residenziale italiano e contribuendo così a stimolare l’attenzione su queste importanti tematiche di attualità. Bibliografia Dolce, M., Manfredi, G. (2015) Libro bianco sulla ricostruzione privata fuori dai centri storici nei comuni colpiti dal sisma dell’Abruzzo del 6 aprile 2009 . Doppiavoce Edizioni, pp.224 (in Italian). http://iononrischio.protezionecivile.it/ http://www.giornataprevenzionesismica.it/prevenzione_sismica/ Istituto Nazionale di Statistica, 2011. 15-esimo Censimento Generale della popolazione e delle abitazioni 2011. Postel Editore, Roma. Prota A. 2016. Soluzioni di retrofit sismico per strutture esistenti: l’esperienza della ricostruzione privata nel terremoto in Abruzzo 2009 . Workshop sulla prevenzione del rischio sismico tra sostenibilità e resilienza, ENEA, Roma, 20 ottobre 2016. Zanini M.A., Hofer L., Faleschini F., Pellegrino C., 2018b. Sulla costruzione della mappa di rischio sismico per l’Italia . 37° Convegno GNGTS - Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida, Bologna, 19-21 novembre 2018. Zanini M.A., Hofer L., Pellegrino C., 2018a. A framework for assessing the seismic risk map of Italy and developing a sustainable risk reduction program . Int. Journal of Disaster Risk Reduction, doi.org/10.1016/j.ijdrr.2018.09.012.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=