GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

492 GNGTS 2018 S essione 2.2 decadimento spettrale relativo ai primi 100 m di depositi superficiali è quindi: Δk 0 = k 0 S - k 0 B = (14.0 ± 2.8) ms. Specialmente nel caso di eventi forti e/o registrati a breve distanza, gli spettri registrati dai sensori in pozzo mostrano la presenza di buchi spettrali dovuti all’interferenza tra le onde sismiche incidenti e quelle riflesse dalla superficie libera. La Fig. 2 mostra due misure indipendenti della quantità Δf n , ottenute con eventi di magnitudo locale 3.4 e 3.2. L’analisi sistematica di tutte le registrazioni del data-set selezionato fornisce: Δf n = (1.50 ± 0.15) Hz, e consente perciò si stimare un valore medio di V S dei primi 100 m di deposito pari a (300 ± 30) m/s. I valori di Δk 0 e di V S_100 così stimati hanno quindi permesso di ricavare: Q S_100 = 25 ± 7. Il valore di V S_100 stimato rientra nell’intervallo di profili di V S ottenuti nell’area della sequenza sismica emiliana del maggio-giugno 2012 da Paolucci et al. (2015) in situazioni geo- litologiche paragonabili. Assumendo uno stesso tipo di andamento medio di V S in funzione della profondità, e una relazione di proporzionalità tra V S e Q S , sono stati quindi stimati i valori medi di V S e Q S nei primi 30 m di deposito, V S_30 e Q S_30 , rispettivamente. In Fig. 3, i parametri così valutati, V S_30 = (207 ± 28) m/s e Q S_30 = 17 ± 5, vengono confrontati con le stime di V S_30 e Q S_30 ottenute da Boxberger et al. (2017) con misure di microtremore eseguite in array, in diversi siti europei e centro-asiatici. Le stime di V S e Q S ricavate in questo lavoro sono compatibili con i risultati ottenuti in situazioni geo-litologiche caratterizzate dalla presenza di argille. Conclusioni. La disponibilità di registrazioni ottenute con stazioni in pozzo, all’interno della copertura sedimentaria che caratterizza l’intero bacino della Pianura Padana, ha consentito di effettuare misurazioni di velocità delle onde S e di attenuazione, relative ai primi 100 m di depositi superficiali. In particolare, l’analisi dei dati registrati nel periodo aprile 2010 – aprile 2012 da una rete microsismica installata nella Pianura Padana Centrale, in provincia di Piacenza, ha evidenziato i seguenti punti: Fig. 2 - Spettri di velocità di registrazioni in pozzo relative a due eventi selezionati. Le linee verticali indicano la stima di f n .

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