GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 2.3 499 alla distanza dalla costa). Tale analisi, mediante la generazione di mappe e serie storiche di deformazione, fornirà informazioni sulla distribuzione spaziale e sull’evoluzione temporale degli spostamenti superficiali avvenuti nell’area in esame nell’intervallo di tempo analizzato. Le informazioni così prodotte costituiranno un elemento rilevante per lo studio e la comprensione dei processi geodinamici in atto. Studio dei metodi geodetici di misura e di calcolo avanzato per il monitoraggio onshore e possibile estensione ad aree marino costiere. Nonostante i metodi InSAR costituiscano strumenti di particolare efficacia in quanto permettono di stimare mappe con risoluzioni spaziali estremamente dettagliate, l’apporto allo studio dei movimenti deducibile dalla tecnologia global navigation satellite system (GNSS) continua a essere elemento fondamentale soprattutto nell’ambito off-shore dove attualmente costituisce l’unica tecnica capace di poter dare indicazioni attendibili. Tuttavia, il dato acquisito dai ricevitori, sotto forma di soluzione giornaliera o di serie temporale, è il frutto di una analisi relativamente complessa che ammette gradi di libertà a differenti livelli. Nel contesto del “Progetto Subsidenza” il DICAM, a partire da un dataset reale, studierà quale possa essere l’impatto di differenti approcci di elaborazione dati, differenti codici di calcolo (considerando solo quelli scientifici e ritenuti più attendibili) e differenti condizioni al contorno di natura più geodetica (stazioni di riferimento per l’inquadramento della rete e differenti funzioni mappanti per la correzione degli effetti troposferici e ionosferici). Per tali analisi si utilizzeranno due codici di calcolo scientifici Gipsy Oasis II (JPL - Nasa) e Gamit GlobK (MIT). Inoltre, INGV sperimenterà in un sito specifico nuovi metodi e applicazioni valutandone, fattibilità, limiti e robustezza dei risultati, grazie all’installazione di una rete GNSS locale costituita principalmente da stazioni a singola frequenza (invece delle normali doppie frequenze). Verranno installate un numero variabile da 4 a 8 stazioni GNSS a singola frequenza capaci di monitorare in real-time (stime orarie) la loro reciproca posizione (baseline) con una precisione di pochi millimetri. La rete sarà completata da almeno una stazione ad alta precisione con funzione di riferimento che ospita un ricevitore a doppia frequenza. L’analisi dei risultati quantificherà la rumorosità dei segnali, l’affidabilità e l’accuratezza, permetterà un confronto con i dati provenienti da InSAR e livellazioni e valuterà l’impatto della monumentazione sulla qualità della misura. Realizzazione del modello geologico statico e fluido dinamico. Al fine di favorire la verifica e l’applicabilità dei modelli e delle misure finalizzate alla valutazione delle deformazioni del suolo, si prevede di effettuare uno studio di carattere site specific attraverso la costruzione di un modello geologico di giacimento sia statico che dinamico. Tale modello sarà realizzato da RSE S.p.A. in accordo con quanto previsto dalle Linee Guida tecniche realizzate dal polo SEADOG presso il Politenico di Torino. Applicazione e Validazione delle Linee Guida tecniche per la modellazione della subsidenza generata dalla produzione in mare. Nell’ambito della collaborazione con la DGS-UNMIG, il polo SEADOG, ha definito i criteri chiave per il design e l’implementazione degli studi per la valutazione previsionale della subsidenza indotta dalle attività estrattive di idrocarburi. In particolare attraverso una serie di modelli numerici sintetici tridimensionali (basati su dati pubblici relativi a giacimenti di idrocarburi a terra e a mare ubicati in Italia) è stato possibile calcolare gli indici di subsidenza, definiti come il tasso di propagazione della compattazione (cioè il rapporto tra lo spostamento superficiale massimo e la massima compattazione del giacimento) e il tasso di perdita di volume (cioè il rapporto tra il volume del cono di subsidenza e la variazione di volume del giacimento). Questi indici, insieme al grado di eterogeneità delle formazioni rocciose sotterranee, hanno portato alla definizione dell’Indice di Subsidenza Qualitativo della Roccia Integra (IRQSI), in base al quale è possibile individuare il grado di complessità adeguato a valutare la subsidenza in funzione delle caratteristiche del sistema oggetto di studio. Nell’ambito di questo progetto, i criteri sopracitati verranno applicati e validati mediante le informazioni relative ad un caso studio individuato e dei risultati ottenuti dallo studio di modellizzazione numerica 3D.

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