GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

510 GNGTS 2018 S essione 2.3 Regione Emilia Romagna (RER) e Concessionario) ha individuato nell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) (RER, 2016). In questo lavoro vengono illustrate le analisi di detezione per l’implementazione della Rete Microsismica “Minerbio Stoccaggio” (RMMS), effettuate dalla SPM nell’ambito del suddetto Protocollo Operativo. La RMMS è stata installata dal Concessionario nell’area della concessione a partire da Giugno 1979; da Maggio 2015 a Marzo 2018 era costituita da 3 stazioni in superficie e 1 stazione in pozzetto (a 100 m di profondità) (da qui in poi denominata RO) operante con un sistema di acquisizione in continuo; da Aprile 2018 è composta da 4 stazioni in superficie e 4 in pozzetto (da qui in poi denominata RP2018). Inquadramento geologico strutturale e domini di rilevazione. Il campo di Minerbio si colloca all’interno del sistema di pieghe romagnole dell’Appennino Emiliano-Romagnolo, nella parte meridionale della Pianura Padana centro-orientale. Durante gran parte del Pliocene, questa regione ha subito una forte attività tettonica che ha portato alla deformazione, sollevamento, inclinazione e fagliazione dell’area che ospita il reservoir. Nello stesso periodo (Pliocene inferiore) la deposizione di sedimenti torbiditici ha portato alla genesi delle formazioni di Porto Corsini e Porto Garibaldi su gran parte dell’avanfossa e successivamente, durante il Pliocene superiore - Pleistocene, un altro evento tettonico ha completato la strutturazione della catena a “pieghe e faglie” di Ferrara e ha portato al sollevamento e al tilt dell’attuale zona di Bologna (Ghielmi et al. , 2013). In Fig. 1 viene illustrata la sezione C-C’ di Boccaletti et al. (2004) dove vengono evidenziate anche le proiezioni dei domini di rilevazione: il reservoir principale del campo di Minerbio è rappresentato dal Pool C, un corpo sedimentario composto da 4 corpi sabbiosi principali, indicati come livelli C1, C2, C3, C3-1 interposti ai quali vi sono 3 layers argillosi, correlabili su tutto il campo. La copertura del giacimento è garantita dalla facies argilloso-siltosa del membro superiore della formazione Argille del Santerno, che è presente sull’intera area del giacimento con uno spessore medio di circa 120 m e che costituisce una sigillatura continua. Il Pool C è anche l’intervallo stratigrafico attualmente adibito all’attività di stoccaggio, realizzato all’interno di livelli sabbiosi di origine torbiditica che raggiungono uno spessore complessivo di circa 80 m (POLITO-DITAG, 2012). Analisi di detezione: Metodo. Le analisi di detezione sono state effettuate considerando la rete microsismica installata nella concessione “Minerbio Stoccaggio” fino a Marzo 2018 (RO) e la rete microsismica pianificata dal Concessionario e successivamente installata nel dominio interno a partire dal secondo trimestre 2018 (RP2018). Nel presente lavoro vengono confrontate le analisi di detezione delle due reti sopra citate, allo scopo di valutare le differenze di sensibilità esistenti tra la RO e la RP2018. L’analisi è stata condotta utilizzando la metodologia di seguito sintetizzata: 1) misura delle PDF della densità spettrale di potenza (PSD) di rumore sismico ambientale in corrispondenza dei sensori installati, mediante il software PQLX (McNamara e Buland; 2004); 2) definizione delle condizioni di alto-rumore e basso-rumore mediante la stima del 90° percentile delle PDF complessive e della mediana delle PDF notturne osservate, rispettivamente, considerando frequenze comprese fra 1 e 30 Hz; 3) definizione dei livelli di rumore sismico in corrispondenza dei nuovi siti di installazione mediante estrapolazione dei livelli di rumore osservati aMI01 e considerando per i sensori in pozzetto una diminuzione di rumore con la profondità pari a 0.1 dB/m (Franceschina et al. , 2015); 4) definizione di un grigliato regolare di punti (sia per DI che per DE) in cui sono state simulate delle sorgenti sismiche puntiformi: le sorgenti sismiche vengono collocate in corrispondenza di 169 punti di 5 grigliati regolari ricoprenti un’area di (24 x 24) km 2 , comprendente la proiezione in superficie del DE, posti alle profondità di 1.5; 3.0; 5.0; 8.0 e 11.0 km; 5) definizione dell’intervallo di magnitudo locale da utilizzare nelle simulazioni: -1.0 <M L < 3.0;

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