GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 2.3 531 Questo enorme bagaglio di conoscenza, disponibile anche al pubblico online e presso l’Archivio Cartografico, costituisce un quadro conoscitivo a disposizione delle Società per la pianificazione di indagini di approfondimento, progetti di ricerca ed esplorazione, nonché un quadro di riferimento per le attività di verifica da parte degli Enti preposti al controllo e al rilascio delle autorizzazioni. La sperimentazione degli ILG. Un’occasione per meglio focalizzare e definire il ruolo dei servizi tecnici regionali per la sostenibilità degli approvvigionamenti di energia dal sottosuolo è senz’altro costituito dalla sperimentazione dei sopracitati ILG. Prima dell’applicazione sistematica, il MiSE ha deciso di verificare l’operatività degli ILG applicandoli in via sperimentale in 3 siti in cui sono in corso diverse attività produttive: coltivazione di idrocarburi, stoccaggio di gas, geotermia. I siti pilota scelti sono stati tutti individuati, d’intesa con la Regione, nel territorio emiliano: a Minerbio (BO), dove, dopo l’estrazione di gas durata circa 15 anni, da oltre 30 anni è in corso uno stoccaggio di gas; a Cavone, nella concessione “Mirandola” (MO), dove da oltre 30 anni viene estratto petrolio e reiniettata l’acqua di strato; a Casaglia, nella concessione “Ferrara”, dove da oltre 30 anni viene estratta e reiniettata acqua per la produzione di energia geotermica. La durata prevista delle sperimentazioni è di due anni. Le sperimentazioni sono già in corso nel campo di stoccaggio gas di Minerbio e nel campo di produzione olio di Cavone. Per la sperimentazione nel campo geotermico di Casaglia si è in attesa del rinnovo della concessione. Per il coordinamento delle sperimentazioni in atto sono stati stipulati specifici accordi tra MiSE, Regione, Società e Assomineraria e sono stati istituiti Comitati Tecnici presieduti dal dirigente dell’Ufficio Nazionale Miniere, Idrocarburi e Geotermia del MiSE (UNMIG) Fig. 3 - Confronto tra aree con quota sotto il livello del mare al 2012 (in giallo) e proiezione dell’incremento al 2100 (in rosso), per effetto della subsidenza lungo la fascia costiera registrata nell’intervallo 2006-2011 (da Perini et al. , 2017).

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