GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

536 GNGTS 2018 S essione 2.3 di riva e l’approfondimento dei fondali Questi fenomeni, tuttavia, erano già in atto a partire dalla fine del XIX, come documentati dalla cartografia storica (Perini & Calabrese, 2010). Per valutare l’impatto delle attività estrattive sull’ambiente è pertanto necessario adottare un approccio integrato che passa dallo studio della geologia del sottosuolo, alla ricostruzione della geomorfologia costiera e all’analisi dei processi morfodinamici. A fronte di ciò, il SGSS ha avviato diverse attività multidisciplinari, attualmente in corso e che impiegano anche tecniche di analisi innovative nel campo della difesa costiera. Diversi studi hanno messo in correlazione le oscillazioni della linea di costa in epoca storica con i cambiamenti climatici e i fenomeni di erosione con impatti antropici tra cui la costruzione di opere foranee e litoranee (Perini & Calabrese, 2010). Negli ultimi anni si è posta particolare attenzione, allo studio del sottofondo marino: in questo ambito sono state realizzate diverse campagne di rilevamento geofisico costiero per l’acquisizione di profili sismici ad alta risoluzione (tecnologia Chirp) che, integrati alla banca dati geognostica, sono stati utilizzati per la costruzione di modelli geomorfologici, geologici e geotecnici 3D (Calabrese et al. 2016). Per l’analisi delle diverse componenti della subsidenza è in corso uno studio sulla compattazione e la compressibilità dei depositi olocenici che si basa sui dati raccolti in 2 stazioni di misura pilota, attrezzate con assestimetri ancorati a circa 30 metri di profondità e dettagliatamente caratterizzate da un punto di vista geologico e geotecnico (fig.2). L’insieme dei risultati di questi studi aiuterà a valutare dove e in che misura i diversi processi sono responsabili degli squilibri ambientali oggi osservati; consentirà, inoltre, di programmare al meglio gli interventi di mitigazione e adattamento nonché affrontare con un bagaglio conoscitivo adeguato le prossime sfide legate ai cambiamenti climatici. Fig. 2 - Modellazione 3D della classificazione del terreno sulla base del parametro Soil Behaviour Type (SBT); ubicazione schematica dell’assestimetro di Gorino e relativo grafico degli abbassamenti.

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