GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
GNGTS 2018 S essione 2.3 545 suolo andrebbe ad alterare la pendenza dei canali consortili nel tratto in cui questi scorrono nell’area in cui è prevista la subsidenza. È stato quindi realizzato un apposito modello idraulico che ha permesso di verificare la sostenibilità complessiva dell’intervento. Non risultano invece problemi per quel che riguarda altri possibili impatti, quali lesioni a edifici o erosione costiera. Per verificare la congruenza tra la subsidenza prevista e quella reale, è stato prescritto un accurato monitoraggio della subsidenza, in grado di misurare velocità di abbassamento del suolo di 1 mm/anno. Tale sistema di monitoraggio è stato definito in accordo tra i tecnici regionali, ARPAE e la «Struttura Preposta al Monitoraggio» (organo tecnico del MiSE indicato dagli ILG). Il sistema di monitoraggio che sarà realizzato è costituito dall’analisi di misure di Interferometria Radar Satellitare, dalla messa in opera di una rete di GPS costituita da 9 stazioni permanenti e di due assestimetri ed altrettanti piezometri, e dall’esecuzione di livellazioni topografiche di precisione. In un contesto come quello della pianura emiliano-romagnola, dove al prelievo di idrocarburi si somma il prelievo di acque sotterranee attraverso pozzi, è molto importante avere la possibilità di separare la subsidenza dovuta al prelievo del gas da quella dovuta al prelievo idrico. In quest’ottica viene posta particolare attenzione alla messa in opera degli assestimetri, che vengono ancorati al di sotto del livello stratigrafico degli acquiferi captati, e permettono quindi di misurare la parte di subsidenza eventualmente dovuta al prelievo idrico rispetto al totale misurato. Qualora la subsidenza osservata dovesse superare quella prevista nei modelli, la SPM e la Società Concessionaria informeranno la Regione Emilia-Romagna che con gli altri Enti competenti valuteranno le possibilità operative riguardo al programma di coltivazione del giacimento e ad eventuali azioni correttive e/o mitigative. Conclusioni. Il quadro complessivo dei monitoraggi delle deformazioni del suolo prescritti nel caso illustrato è stato elaborato ai sensi degli ILG del MiSE; grazie alla sua accuratezza, esso permetterà di ottenere il migliore dettaglio ad oggi disponibile rispetto a questo tipo di misurazioni. Sarà fondamentale il paragone tra le misure delle deformazioni del suolo che verranno acquisite ed i valori previsti in fase di VIA. Qualora questo paragone dimostrasse degli scostamenti tra previsioni e misure, sarà possibile rimodulare e rivedere tutte le attività di produzione del giacimento. Questa stessa metodologia verrà seguite in tutte le attività future legate alla produzione di idrocarburi, garantendo quindi ai territori interessati dalle attività la massima sicurezza oggi disponibile. Bibliografia Assomineraria; 2015: Territorio e Idrocarburi in Emilia-Romagna. Quaderno di Approfondimento. Ricerche energetiche ed industriali. 53 pp. Carminati E., Martinelli G.; 2002: Subsidence rates in the Po Plain, northern Italy: the relative impact of natural and anthropogenic causation. Engineering Geology, 2002 – Elsevier. Consiglio della Comunità Europea; 1985: Direttiva 85/337/CEE del Consiglio del 27 giugno 1985 concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati. G.U.C.E 5 luglio 1985, n. L 175. Consiglio dell’Unione Europea; 1997: Direttiva 97/11/CE del Consiglio del 3 marzo 1997 che modifica la direttiva 85/337/CEE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati. Gazzetta ufficiale n. L 073 del 14/03/1997 pag. 0005 – 0015. D.lgs 152/1999: Decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, recante: “Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole”. Supplemento ordinario n. 101/L alla Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 124 del 29 maggio 1999. Regione Emilia-Romagna; 1999: L.R. 18/05/1999, N. 9 “Disciplina della procedura di valutazione dell’impatto ambientale”. B.U.R. Emilia-Romagna 21/05/1999, n. 66. Regione Emilia-Romagna; 2016: Deliberazione di Giunta Della Regione Emilia-Romagna n. 2266/2016 “Esito della procedura di VIA relativa al progetto di sviluppo unitario del giacimento Longanesi presentato da Società Padana Energia SPA e Aleanna Italia srl”. B.U.R. Emilia-Romagna 08.02.2017 n.30 (Parte Seconda).
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