GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 1.1 51 La componente regionale del campo gravimetrico ottenuta, o adottando il metodo polinomiale (Simpson, 1954), o di Griffin (Griffin, 1949), o un approccio grafico (Elkins, 1951; Gupta and Ramani, 1980; Kurian et al. , 1999) o ancora quella della separazione nel dominio delle frequenze usando il filtro passa-banda e di Wiener proposti da Pawlowsky and Hansen (1990; Pawlowski, 1994), o altri vari metodi numerici (Gupta and Ramani, 1980; Hearst and Morris, 2001; Nettleton, 1976), non risulta in questo caso adeguatamente svincolata dalla componente regionale legata alla complessità geologica dell’area. Pertanto, in questo caso, per ovviare a questa problematica, è stato utilizzato il metodo degli elementi finiti (Mallick and Sharma, 1999) per calcolare l’andamento e la componente del campo regionale e ottenere quindi il residuo. Sono state prese in considerazioni le 52 stazioni gravimetriche posizionate sul substrato geologico affiorante per ottenere la carta delle anomalie residue. I risultati ottenuti sono stati confrontati con i pregressi lavori geofisici e i sondaggi GE.Mi.NA (1963). Le anomalie residue (Fig.1) mostrano dei valori compresi tra -5 mGal e -0.20 mGal con un andamento diversificato: nel settore settentrionale, i Piani e Pie’ di Colle, è presente una anomalia chiusa di forma circolare con valori oltre -2 mGal; nel settore meridionale è presente un’anomalia di forma ellittica con valori superiori a -4 mGal caratterizzata nel settore occidentale da forti gradienti gravimetrici probabilmente imputabili a cause tettoniche. Per l’interpretazione quantitativa delle anomalie è stato utilizzato il software MIKE-2Dgrvt” (Di Filippo, 1978) basato sull’algoritmo di Talwani (1959). Sono stati eseguiti quattro modelli gravimetrici interpretati attribuendo al substrato calcareo-siliceo-marnoso Meso-Cenozoico un valore medio di densità di 2600 kg/m 3 , mentre per i sedimenti Quaternari un valore medio di 2100 kg/m 3 (Fig.2). Il depocentro maggiore è ubicato nella parte meridionale della piana, dove raggiunge una profondità massima di oltre 300 metri di spessore di sedimenti lacustri e fluviali. Riconoscimenti. Si ringraziano per la disponibilità e le autorizzazioni concesse nell’area di studio il Direttore Ing. Carlo Bifulco e Dott. Paolo Salvi del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Reparto Carabinieri Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Dott. Giorgio Iorio della Comunità Montana Valnerina, i Carabinieri Forestale Comando Stazione Norcia Parco, Carabinieri Forestale CTAVisso e il Ten. Mario Bianchi Area Polizia Municipale del Comune di Norcia. Bibliografia Aringoli D., Farabollini P., Galindo-Zaldivar J., Gentili B., Giano S. I., Lopez-Garrido A. C., Materazzi M., Pambianchi G., Pedrera A., Ruano P., Ruiz-Constàn A., Sanz de Galdeano C., Savelli D., Tondi E. and Troiani F.; 2012: Morphotectonic and sedimentary infill of the Colfiorito, Norcia, Castelluccio and Leonessa basins (Central Apennines, Italy). Rend. Online Soc. Geol. It., 21 , pp.1228-1230. Aringoli D., Cavitolo P., Farabollini P., Galindo-Zaldivar J., Gentili B., Giano S. I., Lopez-Garrido A. C., Materazzi M., Nibbi L., Pedrera A., Pambianchi G., Ruano P., Ruiz-Constàn A., Sanz de Galdeano C., Savelli D., Tondi E. and Troiani F.; 2014: Morphotectonic characterization of the quaternary intermontane basins of the Umbria- Marche Apennines (Italy). Rend. Fis. Acc. Lincei, 25 , 2, pp. 111–128. doi: 10.1007/s12210-014-0330-0.  Biella G., Lavecchia G., Lazey A., Pialli G. and Scarascia S.; 1981: Primi risultati di un’indagine geofisica e interpretazione geologica del piano di S. Scolastica e del Piano Grande (Norcia, Pg.). Atti I Convegno Gruppo Naz. Geof. Tera Solida, pp. 293-308. Carrozzo M.T., Chirenti A., Giada M., Luzio D., Margiotta C., Quarta T. and Zuanni F.; 1981: Carta Gravimetrica d’Italia: Tecniche automatiche per la sua realizzazione . Atti I Convegno GNGTS. CNR, Roma, pp. 131–140 CNR; 1991: Structural model of Italy and gravity map . CNR, Prog. Fin. Geodinamica, Quaderni della Ricerca Scientifica, n.114, vol. 3. D’Agostino, G., Desogus, S., Germak, A., Origlia, C., Quagliotti, D., Berrino, G., Corrado, G., D’Errico, V. and G., Ricciardi; 2008: The new IMGC-02 transportable absolute gravimeter: measurement apparatus and applications in geophysics and volcanology . Ann. Geophys. 51 (1), pp. 39–49. Di Filippo, M.; 1978: Profili gravimetrici e modello bidimensionale dei Monti Lepini . Rend. Soc. Geol. It. 1 , pp. 49–52. Di Nezza, M.; 2007: Struttura e dinamica del distretto vulcanico dei Colli Albani da misure gravimetriche: implicazioni geodinamiche e vulcanologiche . (PhD Thesis). Università “Sapienza”di Roma. 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