GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

602 GNGTS 2018 S essione 3.2 misurato è pressoché mantenuta, a costituire il principale vantaggio nell’utilizzo di uno streamer sismico su lunghi tracciati di indagine è la notevole riduzione delle tempistiche di acquisizione. In letteratura sono a disposizione diversi esempi di dati sismici ad alta qualità acquisiti con questo approccio (e.g. Pugin et al. , 2004; Van Der Veen et al. , 2001). Per quanto riguarda l’acquisizione di dati geoelettrici, non sono noti esempi di implementazione di streamer geoelettrici in ambiente terrestre. Le motivazioni di ciò sono principalmente legate alle complicazioni connesse con il contatto elettrodo-terreno, da cui deriva la capacità degli elettrodi di iniettare sufficiente corrente elettrica, per generare un campo di potenziale elettrico sufficientemente intenso e di misurare dati affidabili, il meno possibile affetti da resistenze non proprie del terreno indagato. Perciò, al momento, una valida alternativa alle indagini svolte con elettrodi infissi nel terreno non esiste. Rilievi di resistività elettrica con sistemi mobili possono essere eseguiti con elettrodi capacitivi (e.g. OhmMapper - Geometrics) o con indagini elettromagnetiche in dominio di frequenza, che non richiedono un contatto diretto con il terreno. Queste soluzioni alternative sono però efficaci solamente per eseguire mappature superficiali dell’andamento della resistività, e non sono in grado di raggiungere profondità e risoluzione verticale paragonabili ai sondaggi geoelettrici tradizionali. In questa nota, quindi, indaghiamo la possibilità di migliorare uno streamer sismico standard con l’aggiunta di appropriati accessori per l’acquisizione di dati geoelettrici. È stata studiata un’opportuna soluzione tecnica (di cui è in corso una richiesta di brevetto) che garantisca un appropriato accoppiamento elettrico tra i sensori collocati lungo lo streamer ed il terreno. I primi test eseguiti con questo sistema sono presentati nelle pagine successive ed i dati sono stati confrontati con quelli ottenuti dai sistemi di acquisizione classici per dimostrare l’efficacia dell’approccio scelto per indagini a profondità ridotta. Risultati preliminari. I primi test circa le prestazioni dello streamer geoelettrico sono stati eseguiti a luglio 2018 in un’area test presso la sede centrale del CNR di Torino. In questo sito di prova è presente un’anomalia superficiale nota, caratterizzata da un corpo artificiale di sabbia grossolana sciolta seppellito entro la formazione geologica naturale (i.e. terreno sabbioso fine) del sito. Una ERT tradizionale mostra chiaramente il corpo di sabbia anomalo come un volume più resistivo, per via della sua maggiore porosità e minore saturazione (Fig. 1c). Per valutare la fattibilità dell’esecuzione di misure geoelettriche con streamer mobili, è stato eseguito un test con un prototipo di streamer geoelettrico (Fig. 1b), le cui misure sono stati confrontate con quelle acquisite in modo tradizionale, mediante infissione di picchetti metallici nel terreno. I dati sono stati misurati con un georesistivimetro Syscal Pro (Iris Instrument), sia in configurazione standard che con la modalità di acquisizione Sysmar. Quest’ultima è comunemente utilizzata per acquisizione nei sondaggi mobili sull’acqua. È stato realizzato un sondaggio elettrico orizzontale (SEO), traslando un quadripolo di tipo Wenner (a = 2m) in tre modalità di acquisizione (Fig. 1a): “Electrodes” si riferisce all’acquisizione eseguita spostando, per ogni misura, il quadripolo con step di 6m, utilizzando elettrodi in acciaio inossidabile infissi nel terreno; “Static Array” si riferisce alla stessa modalità di acquisizione sopra-citata ma usando lo streamer geoelettrico (Fig. 1b) posizionato in corrispondenza di punti di misura precedenti; “Mobile Array” si riferisce all’acquisizione eseguita trascinando lo streamer geoelettrico lungo il percorso d’indagine ed acquisendo i dati ad intervallo di tempo fisso. Dai risultati riportati si può osservare che tutte le modalità di acquisizione adottate sono in grado di rappresentare correttamente l’incremento di resistività in corrispondenza del corpo di sabbia. Il diverso campo di variazione dei valori di resistività ottenuto dalle attuali misure (Fig 1a) rispetto alla precedente tomografia elettrica (Fig 1c) è legato al differente periodo in cui i dati sono stati acquisiti. Le acquisizioni qui presentate sono state eseguite nel mese di luglio, durante un’estate poco piovosa, mentre la precedente tomografia elettrica è stata acquisita in tarda primavera, con condizioni di saturazione del terreno molto maggiore. È possibile anche notare che vi è una buona concordanza tra i risultati ottenuti dalle modalità

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=