GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

606 GNGTS 2018 S essione 3.2 - indagine sismica di tipo MASW: lo stendimento è stato posizionato in sovrapposizione a una delle due sezioni a rifrazione (zona di massimo dissesto), in cui è stato realizzato anche un sondaggio geognostico, al fine di confrontare i valori di velocità delle onde di compressione con quelli delle onde di taglio. Le informazioni dedotte dallamisura dei parametri fisici sonomolteplici: la resistività elettrica permette di rilevare la presenza di acqua oltre che ricavare una caratterizzazione litostratigrafica del sottosuolo, mentre la misura delle onde di compressione (Vp) della prova SIS associata a quella della onde di taglio (Vs) della prova MASW consente di ottenere informazioni sullo stato di addensamento (rigidità) del terreno, ovvero individuare zone detensionate all’interno del corpo di frana. La calibrazione dei dati acquisiti dalle prove geofisiche è stata effettuata con un sondaggio geognostico profondo 15 m eseguito sul piazzale nel settore di massimo rigetto del corpo di frana: esso permette il confronto tra il profilo stratigrafico del sottosuolo e il “profilo di rigidità” della prova MASW. Strumentazione utilizzata. Tomografia elettrica multielettrodo. L’acquisizione dei dati è stata realizzata con un georesistivimetro Syscal Kid (Iris Instruments, F) a 72 canali e l’utilizzo di elettrodi in acciaio inox collegati mediante cavi multipolari con le seguenti configurazioni: ERT1 (sez. A-B) e ERT2 (sez. C-D) n. 48 canali, spaziatura 3 m, lunghezza stendimento 141 m. Per l’acquisizione dei dati è stata utilizzata una sequenza mista Wenner-Schlumberger a 48 elettrodi, ottimizzata a 535 quadripoli, predisposta con il software Electre II (Iris Instruments, Fr). Per l’elaborazione dei dati sono stati utilizzati i programmi: Prosys II (Iris Instruments, Fr) consente l’elaborazione preliminare dei dati di resistività elettrica apparente (filtraggio e correzione topografica dei dati); Res2DINV (Geotomo Software, Mal) esegue l’inversione numerica dei dati e la restituzione della sezione tomografica di resistività elettrica reale. Tomografia sismica a rifrazione. L’acquisizione dei dati sismici è stata realizzata con sismografo Daq Link III (Seismic Source, USA) a 24 canali e geofoni con frequenza centrata di 40 Hz, con la seguente configurazione: SIS1 (sez. A-B) e SIS2 (sez. C-D) n. 48 canali, spaziatura 3 m, lunghezza stendimento 69 m. La generazione del segnale sismico è stata realizzata con mazza da 10 kg dotata di interruttore inerziale in nove punti di energizzazione omogeneamente distribuiti lungo la linea. Per l’elaborazione dei dati sismici a rifrazione si è proceduto al riconoscimento e raccolta dei dati dei primi arrivi (software Reflexw, Sandmeier Software, D). Successivamente le onde di primo arrivo sono state elaborate con il metodo GRM (General Reciprocal Method) accoppiato ad una inversione tomografica su una griglia di nodi equispaziati per una modellazione della distribuzione delle velocità delle onde di compressione nel sottosuolo (software Rayfract, Intelligent Resources Inc., CDN). Il metodo dell’inversione tomografica consente di individuare anche eventuali inversioni di velocità. Indagine Masw. L’indagine è stata realizzata con sismografo Daq Link III e geofoni (Weihai Sunfull) con frequenza di risonanza pari 4.5 Hz con distorsione inferiore allo 0.2%. I dati acquisiti sono stati elaborati con il software Surfseis V. 4.02 (Kansas University, USA), che analizza la curva di dispersione sperimentale per le onde di Rayleigh. L’inversione numerica della curva, secondo un processo iterativo ai minimi quadrati, consente di ottenere un profilo di velocità delle onde di taglio nel sottosuolo. Risultati. Indagini geoelettriche. La mappa di resistività (ERT1 sez- A-B) (Fig. 2) presenta una sequenza elettrostratigrafica caratterizzata da tre livelli: un primo elettrostrato superficiale a medio-alta resistività (300÷900 Ohm·m) definito da ridotto spessore lungo tutta la sezione, ad eccezione dell’estremo occidentale (sinistro) dove si rileva la presenza di un’unità resistiva estesa in profondità. I materiali presenti sono compatibili con detriti a granulometria grossolana; un livello intermedio, esteso fino a circa 20 m da p.c., caratterizzato da valori di resistività compresi tra 100 e 400 Ohm·m; i valori di resistività sono compatibili con materiali detritici

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