GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

614 GNGTS 2018 S essione 3.2 direttamente circostante il permeametro. L’intervallo di variazione della conducibilità idraulica ottenuto è pari a K v = 9.08·10 -8 ÷1.23·10 -6 cm/s. Se si assume come valore di riferimento per strati argillosi di copertura K = 10 -6 cm/s, solo le prove P1 e P4 hanno dato un valore di permeabilità leggermente superiore (Tab. 1). I risultati ottenuti dalle prove di permeabilità di laboratorio trovano corrispondenza con i valori ottenuti in situ, pur risultando sempre leggermente superiori, e nell’intervallo compreso tra 5.16·10 -7 ÷2.27·10 -6 cm/s. Ciò è dovuto all’inevitabile disturbo nel campionamento in situ, nella confezione dei provini in laboratorio e al tipo di terreno marnoso- argilloso facilmente fratturabile e con basso contenuto naturale d’acqua. Tab. 1 - Risultati prove di permeabilità. Punto di prova Prova Boutwell K (cm/s) Prova con permeametro in laboratorio K (cm/s) P1 1.34·10-6 3.40·10-6 P2 9.08·10-8 2.06·10-7 P3 1.32·10-7 4.26·10-7 P4 1.23·10-6 2.27·10-6 P5 3.65·10-7 4.07·10-7 P6 1.98·10-7 5.16·10-7 Considerazioni conclusive. Le indagini geoelettriche (resistività elettrica e polarizzazione indotta), associate a misure puntuali di permeabilità dei terreni e a indagini geognostiche di esplorazione del sottosuolo di calibrazione, si sono rilevate un valido strumento per la caratterizzazione stratigrafica e idrogeologica del sottosuolo dell’area di discarica. L’utilizzo di tale metodologia d’indagine indiretta ha permesso di verificare come lo strato di copertura (spessore 1.5÷2.5 m) di entrambe le vasche della discarica non possieda caratteristiche idrauliche soddisfacenti a prevenire infiltrazioni di acqua verso il corpo rifiuti. Esso non è composto da materiale a prevalenza argillosa, ma bensì da terreno vegetato e suolo marnoso debolmente argilloso. I risultati dell’indagine mettono in luce pertanto l’analogia tra il terreno di marnoso debolmente limoso-argilloso, che costituisce il versante sul quale si appoggia la discarica, e il materiale posto a copertura dei rifiuti; tale considerazione è ulteriormente suffragata dai risultati delle sezioni geoelettriche, le quali individuano in tutti i casi un livello superficiale con valori di IP molto bassi. Inoltre, la presenza di acqua in due pozzetti esplorativi nella vasca superiore, suggerisce una possibile provenienza meteorica, connessa ad acque di ruscellamento provenienti dal versante a monte, con successiva “stagnazione” nello strato argilloso-marnoso di copertura. Tale ipotesi è suffragata dall’assenza di flussi canalizzati di acqua sotterranea all’interno della formazione rocciosa a monte della discarica, come verificato dall’analisi delle sezioni geoelettriche elaborate. I valori di conducibilità idraulica misurata in situ risultano superiori in almeno due casi al valore di riferimento di 10 -6 cm/s. Le prove di laboratorio evidenziano valori di conducibilità idraulica ancora maggiori, giustificabili dal disturbo inevitabile provocato nella fase di prelievo e di lavorazione dei campioni. Infine, le indagini geoelettriche non hanno evidenziato la presenza di uno strato di discontinuità resistiva alla base e lateralmente al corpo rifiuti: ciò non esclude la presenza del telo in HDPE di impermeabilizzazione, ma evidenzia come per presenza di diffuse discontinuità del telo non siano in grado di isolare elettricamente la discarica. Bibliografia Loke, M.H., Barker, R.D.; 1996: Practical techniques for 3D resistivity surveys and data inversion. Geophysical prospecting, 44, 499-523. Piana F., Fioraso G., Irace A., Mosca P., d’Atri A., Barale L., Falletti P., Monegato G., Morelli M., Tallone S., Vigna G.B.; 2017: Geology of Piemonte Region. Journal of Maps, Francis & Taylor Group Publ., UK. Servizio Geologico d’Italia; 1970: Carta Geologica d’Italia alla scala 1: 100.000, Foglio 81 Ceva II edizione. Roma

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