GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
GNGTS 2018 S essione 3.2 625 the accuracy of the velocity model we pre-stack depth migrate the seismic data after muting the first arrivals and check the alignment of the reflections on the CIGs. As can be observed in Fig. 3b. the results are quite satisfactory. Conclusions. We present the preliminary results of an acoustic Full Waveform Inversion applied on a seismic data set acquired for near-surface investigations. The velocity model obtained making use of only the envelope of the first arrivals allows to compute CIGs that show a fair horizontal alignment of the observed reflections. This result represents a first step towards a more complete procedure of FWI in which the full seismic wavelet and the reflections are integrated. References Bini M., Chelli A. and Pappalardo M.; 2006: Geomorfologia del territorio dell’antica Luni (La Spezia). Atti Soc. tosc. Sci. nat., Mem., Serie A, 111 (2006). Virieux J. and Operto S.; 2009: An overview of full waveform inversion in exploration geophysics . Geophysics, 74 , no. 6, WCC1-WCC26, doi: 10.1190/1.3238367. Sajeva A., Aleardi M., Stucchi E., Bienati N. and Mazzotti A.; 2016: Estimation of acoustic macro models using a genetic full-waveform inversion: Applications to the Marmousi model. Geophysics, 81, 173-184. doi:10.1190/ geo2015-0198.1. Tognarelli A., Stucchi E.M., Bienati N., Sajeva A., Aleardi M. and Mazzotti A.; 2015: Two-grid Stochastic Full Waveform Inversion of 2D Marine Seismic Data . 77 th EAGE Conference and Exhibition. doi:10.3997/2214- 4609.201413197. Tognarelli A. and Stucchi E.; 2016: S/N enhancement by means of array simulation for near surface seismic investigations. Near Surface Geophysics, 14 (3), 221-229. doi:10.3997/1873-0604.2016013. MONITORAGGIO GEOFISICO DEL DOMINIO NON SATURO IN UN SITO CONTAMINATO SOGGETTO A BONIFICA L. Busato 1 , B. Mary 2 , M. Palladino 3 , N. Romano 3 , J. Boaga 2 , G. Cassiani 2 1 Centro Interdipartimentale di Ricerca “Ambiente” (CIRAM), Università degli Studi di Napoli Federico II, Napoli (NA), Italy 2 Dipartimento di Geoscienze, Università degli Studi di Padova, Padova (PD), Italy 3 Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli Federico II, Napoli (NA), Italy Introduzione. La bonifica di un sito contaminato è un processo ad elevato impatto ambientale ed economico mirato a ridurre la concentrazione di sostanze potenzialmente nocive per la salute e l’ambiente. Una delle tecniche maggiormente applicate è il fitorisanamento (Salt et al, 1995), basato sull’utilizzo di piante in grado di estrarre dal terreno metalli pesanti e di immagazzinarli all’interno del fusto e della chioma. Tali sostanze tossiche, infatti, non sono degradabili mediante biorisanamento (Salt et al. , 1995) e richiedono quindi procedure alternative (anche, possibilmente, alle tecniche tradizionali). Il processo di bonifica è generalmente monitorato grazie alla combinazione di diverse discipline (chimica, biologia, ecc.), ma un ruolo importante è giocato dalla geofisica applicata, la quale fornisce metodi economici e con una potenzialmente elevata risoluzione temporale e spaziale. Una delle tecnichemaggiormente utilizzate è la tomografia di resistività elettrica (ERT), sia con elettrodi in superficie che in foro (e.g. LaBrecque et al. ., 1996), data la sua capacità di monitorare variazioni in saturazione, temperatura e concentrazione di ioni (LaBrecque et al. , 1996). In questo lavoro, presentiamo i risultati preliminari del monitoraggio (durante il processo di bonifica) della porzione non satura del suolo di un sito contaminato. In particolare, il nostro sistema è costituito da tre sotto-sistemi 2D e 3D a diverse profondità, uno dei quali centrato su uno degli alberi usati per il fitorisanamento (Vanella et al. , 2018) e, al meglio delle nostre
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