GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

626 GNGTS 2018 S essione 3.2 conoscenze, tale approccio multi-scala non è stato utilizzato in precedenza in siti contaminati sottoposti a bonifica. Il fondo agricolo di San Giuseppiello ed il protocollo LIFE/ECOREMED. Il sito di San Giuseppiello (Giugliano in Campania - NA) consiste in un fondo agricolo soggetto, tra il 1998 ed il 2003, allo sversamento illegale di fanghi di concerie ed industrie, oltre a 22 t di scarti di pellame (Balestri, 2010). Esso rientra all’interno dell’“area vasta” situata tra le provincie di Napoli e Caserta (nota per l’elevata presenza di siti contaminati e/o potenzialmente inquinati) ed è attualmente posto sotto sequestro giudiziario (Procedimento Penale n° 15968/08 rg.nr . mod.21). La caratterizzazione del sito ha evidenziato la presenza di elevate concentrazioni di cromo ed idrocarburi pesanti nel primo metro di profondità e di composti organici volatili (COV) nella falda sottostante, rendendo così necessaria la messa in sicurezza del sito (D. Lgs. 152/2006). La bonifica è basata sul protocollo LIFE/ECOREMED (www.ecoremed.it ) mediante la piantumazione di pioppi ( Populus nigra ) con sesto d’impianto 3x1 m unitamente all’inoculamento di batteri biodegradatori per accelerare la degradazione degli idrocarburi, mentre la decontaminazione da COV ha luogo grazie al processo di air-stripping . La scelta di questo protocollo di bonifica è legata a tre vantaggi: (i) l’impianto forestale garantisce un presidio attivo ed impedisce l’uso improprio del sito, (ii) i costi sono notevolmente ridotti rispetto ad una bonifica “tradizionale” (€ 956.250,00 vs. € 18 milioni), e (iii) tale protocollo consente di non modificare la destinazione d’uso del sito stesso, al contrario di quanto avviene con le tecniche tradizionali, generalmente basate sulla rimozione del suolo contaminato e sulla successiva trasformazione in terreno edificabile (www.ecoremed.it) . Da un punto di vista geologico, il fondo agricolo di San Giuseppiello è prevalentemente costituito da suoli di origine vulcanica con granulometria sabbio-limosa (pozzolana), fortemente rimaneggiati e mescolati con materiali antropici fino a 2 m profondità e con inclusione di pomici chiare ad una profondità di circa 2 m dal piano campagna (Balestri, 2010). La falda è ad una profondità di 40 m. Metodi ed acquisizioni. La caratterizzazione del sito mediante tomografia di resistività elettrica (ERT; Binley and Kemna, 2005) è basata su un sistema di monitoraggio costituito da tre sotto-sistemi cross-well a diversa profondità con elettrodi in acciaio inox: - Sotto-sistema 3D: 4 pozzetti superficiali (profondità 1.2 m) posizionati ai vertici di un quadrato centrato su uno dei pioppi, con lato pari a 1.15 m. Ogni pozzetto contiene 12 elettrodi spaziati 0.1 m. In aggiunta, 24 elettrodi superficiali formano una griglia equispaziata attorno al tronco del pioppo, per un totale di 72 elettrodi; - Sotto-sistema 2D: 2 pozzetti di profondità 3 metri, distanti 1.38 m, ciascuno contenente 24 elettrodi spaziati 0.12 m, combinati con 13 elettrodi superficiali equispaziati, per un totale di 61 elettrodi. Questo sotto-sistema è posizionato tra due filari adiacenti, parallelamente ai filari stessi, in prossimità del sotto-sistema 3D; - Sotto-sistema 2D: 2 pozzetti di profondità 10 metri, distanti 5 m, ciascuno contenente 24 elettrodi spaziati 0.4 m. Tra i due pozzetti, in superficie, sono posizionati 13 elettrodi equispaziati, per un totale di 61 elettrodi. Questo sotto-sistema è parallelo ed adiacente al sotto-sistema precedente; Le misure sono state effettuate nei giorni 6 giugno, 24 luglio e 25 luglio 2018 (Tab. 1) utilizzando sequenze dipolo-dipolo skip-4 e con l’acquisizione di misure dirette e reciproche, necessarie per la stima dell’errore. Lo strumento utilizzato è un georesistivimetro Syscal Pro (IRIS Instruments). Per il sito in esame, la soglia di errore è fissata al 10%: nei dataset 3D e 2D con pozzetti di 3 metri le misure salvate variano tra il 70% ed il 98% del totale, indicando un’elevata qualità dei dataset, mentre per il sotto-sistema 2D con pozzetti di 10 metri le misure salvate variano tra il 54% ed il 57%. Questo è dovuto ad un problema in uno dei due pozzetti di 10 metri, probabilmente conseguenza dell’installazione dello stesso, in quanto alcuni elettrodi risultano non in contatto con il terreno o scollegati.

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