GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

60 GNGTS 2018 S essione 1.1 STUDIO GRAVIMETRICO DELLA PIANA DI SANTA SCOLASTICA (NORCIA, PG) F. Ferri 1 , M. Di Nezza 2 , M. Di Filippo 3 1 ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Roma, Italy 2 INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Roma, Italy 3 CNR-IGAG, Consiglio Nazionale delle Ricerche-Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, Roma, Italy È stata eseguita una prospezione gravimetrica nella piana di Santa Scolastica (Norcia), interessata dalla sequenza sismica Amatrice-Visso-Norcia 2016-2018, allo scopo di ottenere un quadro di dettaglio dell’assetto strutturale e delineare lo spessore dei sedimenti Quaternari. La piana di Santa Scolastica è caratterizzata da una morfologia dolce con quote che variano dai 800 m s.l.m.(a Sud Est, abitato di San Pellegrino) ai 550 m s.l.m. di Norcia. Nella parte centrale, alcuni rilievi, con quote fino a 902 m (Poggio Valaccone), separano il settore settentrionale (abitato di Norcia) da quello meridionale (Popoli, Ocricchio, San Pellegrino, Savelli e Frascaro). Dal Pleistocene inferiore la piana è stata sede di una sedimentazione continentale, lacustre e fluviale; nella parte a Nord Est sono inoltre presenti estesi conoidi di deiezione interessati da dislocazioni tettoniche. Il substrato geologico è costituito dalla successione pelagica calcareo- siliceo-marnosa Umbro-Marchigiana (Motti et al., 2014). Studi geofisici precedenti hanno investigato l’andamento del substrato geologico della piana di Santa Scolastica utilizzando diverse metodologie quali i sondaggi elettrici verticali (Biella et al. , 1981), e la gravimetria (Ruano et al. , 2012; Aringoli et al. , 2012; 2014); ma questi due lavori non risultano esaustivi per definire con adeguato dettaglio l’andamento del bedrock geologico dell’intera piana a causa dell’esiguo numero di SEV e della non uniformità di distribuzione delle stazioni gravimetriche, concentrate lungo alcune strade. Nella parte settentrionale della piana sono state eseguite due sezioni sismiche a riflessione di dettaglio (Böhm et al. , 2011) mentre una serie di indagini geofisiche hanno riguardato le aree della piana interessate da microzonazione sismica, i cui risultati sono sintetizzati nel progetto DPC-ReLUIS 2016 & 2018. Le misure sono state acquisite con due gravimetri LaCoste & Romberg modello G e D, utilizzando due stazioni con un adeguato delta g per il controllo della taratura degli strumenti. La quota e posizione delle stazioni è stata ottenuta tramite rilievo GPS a doppia frequenza in modalità statico rapido. Sono state misurate oltre 210 stazioni, con densità di circa 6 stazioni per km 2 , distribuite in modo uniforme sull’intera piana (35 km 2 ), (Fig. 1). Alcune stazioni sono state Fig. 1 - Piana di Santa Scolastica: ubicazioni delle stazioni gravimetriche sui depositi Quaternari (pallini rossi) e sul bedrock geologico (pallini blu); intervallo delle isoipse 40 metri.

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