GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 1.1 61 ubicate ai margini della piana sugli affioramenti calcareo-siliceo-marnosi Meso-Cenozoici ( bedrock geologico). Tutti i valori relativi di gravità sono stati riferiti alla stazione di gravità assoluta di S. Angelo Romano (Di Nezza, 2007; D’Agostino et al. , 2008). Le Anomalie di Bouguer sono state ottenute apportando le correzioni usuali, utilizzando per la correzione topografica un DEM di alta risoluzione (TinItaly/01, Tarquini et al. , 2007; 2012) ed un valore di densità media di 2600 kg/m 3 . I valori ottenuti variano da -27 mGal a -35 mGal e si inquadrano bene con quelli di ISPRA, ENI & OGS (2009) per questo settore dell’Italia Centrale. Il contributo gravimetrico delle strutture geologiche Meso- Cenozoiche (campo regionale) non è stato ottenuto con il metodo polinomiale (Simpson, 1954), ma considerando i valori delle Anomalie di Bouguer delle stazioni poste, al bordo della piana, sugli affioramenti calcareo-siliceo-marnosi (Mallick and Sharma, 1999). La sottrazione di tale contributo ai valori delle Anomalie di Bouguer ha permesso di evidenziare gli effetti gravimetrici indotti da variazioni di spessore dei sedimenti Quaternari (Fig. 2). Le anomalie residue mostrano un andamento molto diversificato tra i settori settentrionale e meridionale della piana; esse sono separate dalla zona di anomalia positiva di Poggio Valaccone. Nella parte meridionale le anomalie negative (-1.5 mGal) sono ascrivibili alla presenza di paleoalvei colmati da un modesto spessore di sedimenti; questi paleoalvei presentano una continuazione con le valli che incidono i rilievi posti alle spalle degli abitati di San Pellegrino, Frascaro e Savelli (Fig. 3b). Il settore settentrionale è caratterizzato da una anomalia residua negativa chiusa di oltre -5 mGal poco a Sud dell’abitato di Norcia; tale anomalia di forma grossomodo triangolare è circoscritta da forti gradienti gravimetrici imputabili a cause tettoniche. Sono stati realizzati due modelli interpretativi gravimetrici 2.5 D per evidenziare l’assetto strutturale del substrato e quantizzare gli spessori dei sedimenti Quaternari: il primo passante subito a Sud dell’abitato di Norcia con andamento SW-NE (Fig. 3a), il secondo con direzione NW-SE compreso tra il bivio SP476 di Norcia e SP 477 di Castelluccio di Norcia e Valcaldara (Fig. 3b). Considerando che il bedrock calcareo-siliceo-marnoso Meso-Cenozoico presenta un valore medio di densità di 2600 kg/m 3 , è stato attribuito un valore medio di 2000 kg/m 3 per i sedimenti Quaternari (ghiaie, sabbie, limi, argille e torbe), un valore medio di 2200 kg/m 3 per i depositi di conoide e per i detriti di falda; utilizzando tali valori di densità, le profondità ricavate dal modello gravimetrico interpretativo A (Fig. 3a) risultano in accordo con i risultati ottenuti dalla sezione sismica Line 1 di Böhm et al. (2011). Fig. 2 - Anomalie Residue della Piana di Santa Scolastica, intervallo delle isoanomale 0.2 mGal. 1) stazioni gravimetriche; 2) traccia delle sezioni gravimetriche; 3) affioramenti carbonatico- siliceo-marnosi Meso-Cenozoici.

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