GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

650 GNGTS 2018 S essione 3.2 IMAGING 3D DI DATI MAGNETICI AD ALTA RISOLUZIONE IN ARCHEOLOGIA: IL SITO DI TELL BARRI (SIRIA) G. Florio 1 , F. Cella 2 , L. Speranza 3 , R. Castaldo 4 , R. Pierobon Benoit 5 , R. Palermo 6 1 University of Naples, Dip. di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse, Napoli, Italy 2 University of Calabria, Dip. Di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra, Rende (CS), Italy 3 Edison, Milano, Italy 4 CNR, IREA, Napoli, Italy 5 University of Naples, Dip. di Discipline Storiche ’E. Lepore’, Napoli, Italy 6 University of Groningen, Institute of Archaeology, Groningen, Olanda Introduzione. Si presentano i risultati di una campagna di prospezione magnetometrica condotta a Tell Barri, sito archeologico nella Siria di Nord-Est in due periodi distinti (Aprile 2008 e Settembre 2010). Il Tell (in arabo “collina”) si eleva 32 metri circa rispetto alla pianura circostante e si estende, considerata anche la sua città bassa, per un’area complessiva di 37 ha (Fig. 1). Le sue dimensioni e l’abbondanza di reperti antichi rinvenuti nel corso degli scavi (1980-2010) fanno di questo sito una preziosa area di studio per la storia della regione dalla fine del quarto millennio a.C. sino al medio evo islamico. Il rilevamento magnetico è una delle tecniche geofisiche più efficaci e frequentemente utilizzate per le indagini in siti archeologici (Fedi et al. , 2017). E’ infatti abitualmente impiegato per individuare fondazioni sepolte in pietra, pareti, forni, camini e camere funerarie in ragione del contrasto di suscettività magnetica spesso esistente tra il terreno di copertura/riempimento e i materiali costituenti la maggior parte delle strutture archeologiche sepolte. La configurazione gradiometrica dei sensori consente inoltre misure in modalità del tutto indipendente dalle fluttuazioni temporali del campo magnetico terrestre. La limitazione più importante (ridotta risoluzione in profondità, dovuta al decadimento del gradiente verticale del campo magnetico con la quarta potenza in funzione della distanza) ha il vantaggio di attenuare maggiormente il contributo delle sorgenti più profonde, spesso fonte di disturbo. Svariate tecniche di esaltazione del segnale misurato (“enhancing”) e di “edge detecting” consentono inoltre una interpretazione speditiva finalizzata all’elaborazione di mappe in grado spesso di delineare i contorni planimetrici delle strutture di interesse archeologico (Jeng et al. , 2003) Analisi ed interpretazione dei dati. Lo studio geofisico è consistito in un survey magnetico condotto in un area di circa 2 ettari nella “città bassa”, ai piedi del versante meridionale del Fig. 1 - a) Ubicazione geografica della regione in cui è ubicato il sito di Tell Barri (riquadro piccolo); b) Ingrandimento da foto aerea del sito di Tell Barri.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=