GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
GNGTS 2018 S essione 3.2 653 più plausibile era quella di una pavimentazione in laterizi (strada?) o, in alternativa, della base di un muro perimetrale, in entrambi i casi costituiti presumibilmente da materiale con suscettività magnetica maggiore rispetto ai terreni di copertura (Fig. 3). Questo caso di indagine è stato selezionato per una verifica dell’affidabilità interpretativa del metodo usato mediante saggio di scavo su una piccola area quadrata di 5 metri di lato, successivamente ampliata. Essa ha portato alla luce i resti di due edifici inmattoni crudi, separati da un camminamento approssimativamente rettilineo - e fortemente disturbato da fosse posteriori - composto da numerosi frammenti di laterizi. È significativo che non solo orientazione ed ubicazione planimetrica della struttura risultino puntualmente previste dal metodo DEXP ma che quest’ultimo abbia anche consentito, con analoga precisione, di collocarla alla giusta profondità, approssimativamente tra 0.5 e 1.3 m rispetto al piano campagna . Sulla scorta di queste evidenze incoraggianti si è ripetuta con successo la procedura per altri trends di anomalie del gradiente verticale riconosciuti in altri settori dell’area investigata, col proposito di utilizzare i risultati per indirizzare scavi mirati in una successiva campagna archeologica. Purtroppo, a partire dall’anno successivo (2011) a quello della seconda campagna di prospezione geofisica, la regione in cui è ubicata Tell Barri è stata direttamente coinvolta nelle sanguinose vicende belliche che hanno recentemente travolto la Siria, vanificando ogni progetto di ripresa degli scavi in questo importante sito archeologico. Il ricorso alle metodologie utilizzate per la modellazione 3D di alcune strutture di interesse archeologico nell’area in esame, si è in ogni caso dimostrato estremamente efficace, anche sulla scorta dei lusinghieri risultati ottenuti in recenti esperienze (Cella & Fedi, 2015) e conferma pertanto come un approccio inizialmente messo a punto per indagini di tipo geologico possa fornire preziose informazioni anche nella ricerca archeologica, ottimizzandone il rapporto costi/benefici. Bibliografia Cella F., Paoletti V., Florio G. and Fedi M.; 2015: Characterizing elements of urban planning in Magna Graecia using geophysical techniques: the case of Tirena (Southern Italy) . Archaeol. Prospect., 22 (3), 207–219. Cella F. and Fedi M.; 2015: High-Resolution Geophysical 3D Imaging for Archaeology by Magnetic and EM data: The Case of the Iron Age Settlement of Torre Galli, Southern Italy . Survey in Geophysics, 36, 831-850, DOI 10.1007/s10712-015-9341-3. Ciminale M. and Loddo M.; 2001: Aspects of magnetic data processing . Archaeol. Prospect., 8,239–246. Fedi M. and Florio G. ; 2003: Decorrugation and removal of directional trends of magnetic fields by the wavelet. transform: application to archeological areas . Geophysical Prospecting, 51, 2003, 261-272. Fedi M.; 2007: DEXP: a fast method to determine the depth and the structural index of potential fields sources . Geophysics, 72, 1, 11-111. Fedi M. and Pilkington M.; 2012: Understanding imaging methods for potential field data. Geophysics , 77(1), G13– G24. Fedi M., Cella F., Florio G., La Manna M. and Paoletti V., 2017: Geomagnetometry for Archaeology . From: “ Sensing the Past From artifact to historical site ” (Masini N. and Soldovieri F. ed.), Vol.16 (Geotechnologies and the Environment), Chapter 10, 203-230. Jeng Y., Lee Y.L., Chen C.Y. and Lin M.J.; 2003: Integrated signal enhancements in magnetic investigation in archaeology . J. Appl. Geophys., 53, 31–48.
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