GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
654 GNGTS 2018 S essione 3.2 STUDIO PER LA DEFINIZIONE DEI MODELLI CONCETTUALI DEI CORPI IDRICI SOTTERRANEI DI PELORITANI, NEBRODI E RAGUSANO E INDAGINI GEOFISICHE CORRELATE Gruppo di Lavoro Accordo DAR-INGV: A. Granata 1 , G. Castrianni 1 , L. Pasotti 1 , R. Favara 2 , E. Gagliano Candela 2 , C. Scaletta 2 , P. Madonia 2 , S. Morici 2 , S. Bellomo 2 , L. La Pica 2 , A.L. Gagliano 2 , M. Nicolosi 2 , R. Di Martino 2 , M.G. Di Figlia 2 , N. Costa 2 , A. Bonfardeci 2 , M. Perricone 2 , P. Capizzi 2 , S. Pellerito 2 , M. Cangemi 2 , P. Di Stefano 3 , P. Renda 3 , R. Martorana 3 1 DAR Osservatorio delle Acque, Italy 2 INGV Palermo, Italy 3 Università di Palermo, Italy Premessa. Il Dipartimento Regionale Siciliano dell’Acqua e dei Rifiuti (DAR) ha attivato, tramite l’Osservatorio delle Acque, un accordo di collaborazione con l’INGV di Palermo per la definizione dei modelli concettuali dei corpi idrici sotterranei compresi nei bacini idrogeologici dei Monti Peloritani, Monti Nebrodi e Monti Iblei-Ragusano. A tale scopo saranno effettuate una serie di studi e indagini sul campo. Il progetto dovrà definire i modelli concettuali, secondo i criteri stabiliti dalle normative vigenti in materia di tutela delle acque dall’inquinamento (Direttiva 2000/60/CE, D.Lgs. 152/2006, Direttiva 2006/118/CE, D.Lgs. n. 30/2009, D.Lgs. 260/2010), da sviluppare previo l’approfondimento del quadro conoscitivo esistente, con l’effettuazione di indagini geologiche, idrogeologiche, geofisiche, idrogeochimiche ed isotopiche. L’obiettivo ultimo della normativa è la realizzazione, per ogni corpo idrico, di un modello concettuale che costituisca la base conoscitiva per la progettazione dei programmi di monitoraggio, di valutazione del rischio e con la finalità ultima della redazione di un piano di gestione delle acque della Regione Siciliana che possa infine portare ad una corretta gestione della risorsa. I modelli concettuali per essere correttamente sviluppati necessitano di una serie di conoscenze, che partono da una semplice descrizione qualitativa delle caratteristiche geologiche e idrogeologiche fino ad arrivare a complesse descrizioni quantitative (anche modellistiche) sull’assetto idrogeologico e sugli impatti; ciò avviene per successive fasi e secondo processi iterativi che conducono ad un progressivo affinamento delle conoscenze del comportamento degli acquiferi. Base scientifica di partenza. Il programma delle attività ha come base di partenza lo stato delle conoscenze sulle acque sotterranee della Sicilia acquisite nell’ambito degli studi eseguiti dall’INGV di Palermo per il Piano di Tutela delle Acque (PTA) della Regione Siciliana nel periodo 2004-2005, nell’aggiornamento al D.Lgs. n. 30/2009 eseguito nel 2014 e recepiti dal Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sicilia (art. 117 del D.Lgs n. 152/2006). Gli studi effettuati per il PTA hanno permesso di delimitare in superficie i corpi idrici e di ipotizzare la loro prosecuzione nel sottosuolo in base alle informazioni disponibili. Tali geometrie devono essere ridefinite con un maggiore dettaglio attraverso studi multidisciplinari che siano in grado di contemperare in un unico modello funzionale informazioni geologico-strutturali, idrogeologiche, geochimiche e geofisiche. In questa prima fase gli studi si stanno concentrando sui Monti Nebrodi e sui Monti Peloritani (Fig. 1), finalizzati alla ricostruzione delle geometrie sepolte, all’identificazione dei limiti idrogeologici e degli schemi di circolazione idrica, nonché alle interconnessioni tra corpi idrici adiacenti. . Queste attività comprendono: prospezioni geofisiche, rilievi geostrutturali, logs in foro, prospezioni geochimiche, prove di emungimento e tutte le prove ed indagini necessarie per una migliore la definizione dei modelli concettuali. La fase propedeutica all’esecuzione delle indagini ha previsto l’organizzazione di una banca dati interfacciata in un Sistema Informatico Territoriale (SIT), che consente il costante
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=