GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

68 GNGTS 2018 S essione 1.1 Moratto L., Sara A., Priolo E. (2017). Moment magnitude (Mw) estimation of weak seismicity in Northeastern Italy. Seismol. Res. Lett. 88, 1455-1464. Moratto L., Romano M.A., Laurenzano G., Colombelli S., Priolo E., Zollo A., Sara A., Picozzi M. (2018). Source parameters of the weak seismicity occurred close to the Collalto Gas storage (Northeastern Italy). ESC 36 st General Assembly, La Valletta (Malta), 2-7 September 2018. Rovida A., Locati M., Camassi R., Lolli B., Gasperini P. (eds), 2016. CPTI15, the 2015 version of the Parametric Catalogue of Italian Earthquakes. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. doi :http://doi.org/10.6092/ INGV.IT -CPTI15 Sugan M. & Peruzza L. (2011). Distretti sismici del Veneto, Boll. Goefis. Teor. Appl., Supplemento, s3-s90. Zollo A., Orefice A. and Convertito V. (2014). Source parameter scaling and radiation efficiency of microearthquakes along the Irpinia fault zone in southern Apennines, Italy . J. Geophys. Res. Solid Earth, 119 , 325-3275. EARLY AFTERSHOCKS DEI TERREMOTI: Mw 6.0 AMATRICE, Mw 5.9 VISSO E Mw 6.5 NORCIA D. Latorre, L. Improta, L. Margheriti, A. Marchetti, A. Nardi, B. Castello, A.M. Lombardi, F.M. Mele, M.G. Ciaccio, M. Moretti, Gruppo di lavoro del Bollettino Sismico Italiano Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Roma, Italy (lucia.margheriti@ingv.it ) La sequenza sismica Amatrice-Visso-Norcia (AVN.s.s nel seguito) include il terremoto più forte avvenuto negli ultimi 30 anni in Italia. La sequenza sismica è iniziata il 24 agosto 2016 con due terremoti di Mw 6.0 e Mw 5.4 che hanno provocato ingenti danni e 294 morti; questi eventi sono stati seguiti da migliaia di aftershocks . Altri due terremoti forti sono avvenuti il 26 ottobre, Mw 5.4 e Mw 5.9. Il 30 ottobre Il più forte terremoto della sequenza ( Mw 6.5) ha colpito l’Italia centrale, senza causare vittime ma oltre 40.000 sfollati. Altri quattro terremoti moderati ( Mw >5.0) sono avvenuti il 18 gennaio 2017. A inizio ottobre 2018, l’INGV aveva già localizzato più di 90000 terremoti della AVN.s.s. Il Bollettino Sismico Italiano (BSI) ha deciso di revisionare attentamente i terremoti che hanno seguito immediatamente i tre principali eventi del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre 2016 poiché le prime decine di ore dopo un forte terremoto sono le più critiche per le operazioni di monitoraggio sismico svolte presso la Sala Operativa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma. Infatti, l’occorrenza di innumerevoli terremoti complica le normali operazioni di sorveglianza sismica. Gli analisti sismologi in servizio presso la Sala Operativa (Marchetti et al. , 2016) non possono revisionare in tempo quasi reale tutti i terremoti localizzati in modo automatico dal sistema di acquisizione e analisi dati Earthworm . Sebbene il personale in servizio di sorveglianza sia stato raddoppiato immediatamente dopo l’inizio della sequenza, presso la Sala Operativa è stato possibile revisionare solo gli eventi maggiori, al di sopra della soglia di risentimento (M L ~ 2.5). Gli analisti del BSI hanno analizzato tutte le forme d’onda disponibili per localizzare gli eventi avvenuti tra il 24 e il 26 agosto, tra il 26 e il 27 ottobre e tra il 30 ottobre e il 1 novembre 2016. Per la prima volta l’analisi ha riguardato anche le registrazioni di 9 stazioni temporanee che non entravano automaticamente nelle localizzazioni di sala, in aggiunta alle stazioni sismiche permanenti e temporanee (12) dell’INGV (Moretti et al. , 2016) utilizzate per il monitoraggio in tempo reale della sequenza. Sono stati analizzati manualmente, oltre agli eventi precedentemente revisionati dai turnisti in Sala Operativa, anche tutte le localizzazioni automatiche realizzate dal sistema Earthworm. Per ogni intervallo analizzato, la revisione ha permesso di aumentare il numero di terremoti localizzati di un fattore due o tre e di ridurre la magnitudo di completezza (Mc) di 0.5 per gli

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