GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 1.1 69 eventi successivi alle scosse di Amatrice (Mc 2.2) e Norcia (Mc 2.9) e di 0.2 per gli eventi successivi alla scossa di Visso (Mc 2.2). È importante sottolineare l’utilità di un catalogo come questo, basato su fasi riviste e che include eventi in un ampio range di magnitudo, come riferimento per:  (i) istruire algoritmi di picking automatico e/o validare cataloghi dei traveltimes letti automaticamente, (ii) migliorare la completezza di cataloghi mediante l’applicazione di tecniche di matched filter basate sulla cross-correlazione di registrazioni di terremoti templates con dati in continuo; (iii) determinare localizzazioni ipocentrali di alta precisione mediante l’applicazione di tecniche di localizzazione relativa DD che dipendono criticamente dall’accuratezza delle localizzazioni assolute iniziali. Gli early aftershocks sono stati localizzati utilizzando il codice NonLinLoc ed un modello di velocità 1-D locale. Il catalogo finale include circa 10,500 early aftershocks , di magnitudo locale compresa tra 0.3 e 5.4, caratterizzati da ottimi parametri di localizzazione. Le localizzazioni di questi aftershocks avvenuti nei primi giorni dopo gli eventi principali, insieme ad una attenta revisione degli ipocentri degli eventi con magnitudo maggiore di 5.4, forniscono indizi molto importanti sui sistemi di faglie immediatamente attivati dall’occorrenza dei terremoti principali (Improta et al., in preparazione), aggiungendo importanti dettagli a quanto è già stato mostrato in diversi lavori che localizzano gli eventi della AVN.s.s utilizzando i tempi di percorso delle fasi P ed S letti in tempo quasi reale dagli analisti sismologi in servizio presso la Sala Operativa INGV (Chiaraluce et al. , 2016) o mediante sistemi di picking automatico (Chiarabba et al. , 2018). In particolare, l’analisi dell’evoluzione spazio-temporale della sismicità, anche di bassa magnitudo, fornisce nuove indicazioni per capire le relazioni esistenti tra i sistemi di faglie normali Quaternarie, anche caratterizzate da episodi di fagliazione superficiale (Villani et al. , 2018), e faglie inverse pre-esistenti e per investigare la geometria e i meccanismi fisici della sorgente dei terremoti più forti della AVN.s.s. (Scognamiglio et al. , 2018; Cheloni et al. , 2017). Nella Fig. 1 sono riportati in viola gli epicentri degli eventi avvenuti nei giorni 24-25-26 agosto 2016, le due stelle gialle sono i due terremoti con magnitudo maggiore di 5.4; è interessante notare che la porzione del sistema di faglie attivato in questi primi giorni della sequenza è lungo poco meno di 30 km e la sismicità interessa anche la piana di Fig. 1 - Localizzazioni epicentrali dei terremoti della sequenza del centro Italia 2016-2018. In colore gli early aftershocks avvenuti nei giorni indicati sopra alle mappe e analizzati in questo studio. In grigio gli eventi della sequenza non revisionati in questo studio.

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