GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

734 GNGTS 2018 S essione 3.3 Nell’esperimento quì descritto, viene definito un modello 2D con 3 strati omogenei, di cui il secondo affetto da anisotropia VTI (Fig. 3a), con un’acquisizione di tipo marino definita da 15 punti sorgente ed un cavo di 40 ricevitori. Sono stati generati gli arrivi riflessi e rifratti dal primo orizzonte e gli arrivi riflessi dal secondo (Fig. 3b). Vengono quindi stimate le velocità dei primi due strati e le profondità dei primi due orizzonti usando l’algoritmo di inversione tomografica (SIRT più il principio di minima dispersione dei punti di riflessione/rifrazione, Böhm et al. , 1993, Vesnaver et al. , 1999) assieme con il metodo quì descritto per la stima dell’anisotropia. Di seguito la sintesi della procedura adottata: • Stima della velocità del primo strato e della profondità del primo orizzonte usando solo l’inversione degli arrivi riflessi dal primo orizzonte. • Inversione congiunta degli arrivi rifratti (head waves) dal primo orizzonte e degli arrivi riflessi dal secondo e definizione della veloctà del secondo strato e della profondità del secondo orizzonte. In questo secondo passo, i segmenti orizzontali delle head waves, associati alla parte rifratta dal primo orizzonte, sono utilizzati per definire la componente orizzontale della velocità del secondo strato, e, come per il caso degli arrivi diretti, è stata definita la componente verticale della velocità ed il valore di ε per il secondo strato applicando la stessa procedura iterativa. Alla fine, la componente verticale della velocità del secondo strato è stata stimata di 3.55 km/s, con un residuo rms dei tempi di 0.1 ms (0.03% rispetto ai tempi del modello vero); mentre la profondità del secondo orizzonte è risultata essere di -0.303 km e la stima del parametro ε di 0.235. Tale procedura può essere utilizzata anche nel caso di orizzonti inclinati, considerando un angolo “di correzione” applicato alla formula (1) per compensare l’inclinazione dell’asse di simmetria dell’anisotropia rispetto alla verticale. Questo angolo può essere stimato direttamente dall’inclinazione dei segmenti dei raggi associati alle head waves del primo orizzonte. Fig. 3 - Modello sintetico usato per l’esperimento in tomografia a riflessione. La zona di anisotropia è definita nel secondo strato (a). I raggi corrispondono agli arrivi rifratti dal primo orizzonte (a) e agli arrivi riflessi dal secondo orizzonte (b). (c) rappresentazione dei tempi d’arrivo utilizzati per l’inversione in un common shot gather. Conclusioni. Questo lavoro presenta un metodo per stimare l’anisotropia nella tomografia dei tempi d’arrivo, usando gli angoli dei segmenti di raggio in combinazione con la formula semplificata dell’anisotropia per il caso VTI. Il metodo è stato testato con la tomografia in trasmissione e in riflessione/rifrazione su due esempi sintetici. I risultati hanno mostrato la

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