GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 3.3 743 origine profonda. Inoltre, separando il contributo principale del campo di origine dipolare dai contributi minori, sarà possibile avere informazioni sulla morfologia del CMB da uno studio su scala globale basato sui ridge identificati attorno a tutta la Terra. Bibliografia Fedi M. and Rapolla A., 1999: “3-D inversion of gravity and magnetic data with depth resolution”, Geophysics, vol. 64, 452–460. Fedi M., 2005: “DEXP: a fast method to determine the depth to the sources of potentional fields” , Geophysics 72, l1-l11. Fedi M., 2007: “DEXP: a fast method to determine the depth and the structural index of potential fields sources” , Geophysics, vol. 72(1), doi:10.1190/1.2399452. Fedi M., Florio G. and Quarta T., 2009. “Multiridge analysis of potential fields: Geometrical method and reduced Euler deconvolution” , Geophysics 74, L53–L65. Florio G. and Fedi M., 2013: “Multiridge Euler deconvolution” , Geophysical Prospecting, 1-19. Whaler K.A., 1986: “Geomagnetic evidence for fluid upwelling at the core-mantle boundary” , Geophys. J.R. astr. Soc., vol. 86, 563-588. IL GPR ULTRADEEP “LOZA 2N”: STUDIO DI STRUTTURE PROFONDE E. Di Marzo 1 , D. D’Antonio 2 , V. Paoletti 1 1 Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse, Università degli Studi “Federico II”, Napoli, Italy 2 Geophysical Consultant Introduzione. Il presente lavoro mostra le prestazioni del Ground Penetrating Radar (GPR) ultradeep “Loza 2N” di ultima generazione (Voronin et al. , 2015) nello studio di faglie sepolte. Questa particolare e innovativa tecnica di prospezione Georadar offre diversi vantaggi rispetto alle tecniche GPR classiche. Attraverso antenne a bassa frequenza (10 MHz), come quelle di cui è dotato il Loza, è possibile eseguire analisi stratigrafiche profonde fino a circa 400 m, differentemente dagli altri GPR che riescono ad indagare, in condizioni ottimali fino ad un massimo di circa 30 m di profondità. Ciò grazie agli ultimi sviluppi del ricevitore del Loza eseguiti da R. Tengler (del Vniismi Institut), con time windows fino a 512000 nsec, scan rate fino a 1000/sec e stacking fino a 100 tracce/sec. Con il GPR Loza è possibile, pertanto, individuare contatti stratigrafici, superfici di falda, faglie e sistemi di fratture di grossa entità in profondità (Reznikov et al. , 2003). Un altro vantaggio di questa tecnica, rispetto anche ad altre tecniche geofisiche di prospezione, è che essa fornisce i risultati in tempo reale ed è possibile ottenere delle sezioni del sottosuolo del tutto comparabili con quelle derivanti da altri metodi (come la sismica a riflessione), che però richiedono costi e tempi di acquisizione ed elaborazione di gran lunga superiori. L’unico limite nell’utilizzo dello strumento è l’impossibilità di impiegarlo al di sotto del pelo dell’acqua. Le performance dello strumento vengono, in questo lavoro, illustrate per lo studio delle strutture dell’area di interesse sismotettonico posta in località “Il Lago” (Isernia). Il GPR monopulse ultradeep “ LOZA 2N ”. Il GPR della serie “Loza” è un brevetto russo ideato dall’istituto IZMIRAN ( Institute of Terrestrial Magnetism, Ionosphere and Radiowave Propagation of Russian Academy of Science ) nell’ambito della Missione Spaziale “Marte 94”. Nei GPR convenzionali generalmentele le antenne utilizzate sono le “butterfly”, mentre nel GPR Loza le antenne sono dipoli a carico resistivo ricoperti da uno strato dielettrico (Wu-king). Se invece dei dipoli resistivi il Loza usasse antenne “butterfly”, mostrerebbe un potenziale non superiore a 40 dB (contro i 120 dB disponibili) a causa dell’irradiamento del segnale non solo verso il basso, ma anche in altre direzioni con conseguente dispersione. Il dispositivo,

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