GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

752 GNGTS 2018 S essione 3.3 La porzione Sud-Occidentale della Sicilia è considerata un’interessante caso di studio in quanto nell’area è presente il margine tra due principali placche tettoniche, rispettivamente quella Europea e quella Africana. Questo implica che in contesto geologico dell’area risulta parecchio complesso: il processo collisionale Africa-Europa, Neogene-Quaternario (Dewey et al. , 1989; Ben-Avraham et al. , 1990) ha portato alla messa in posto di un vasto sistema orogenico (orogene Siciliano-Magrebide) nell’area centrale del Mediterraneo, e la sua porzione emersa è conosciuta come Sicilian Fold and Thrust Belt . Questo sistema di catena, orientato NW-SE, interessa carbonati di piattaforma (Mesozoico-Cenozoico) e successioni pelagiche. Esplorazioni sismiche profonde (Catalano et al. , 2000a,b; Finetti et al. , 2005) hanno permesso di riconoscere un sistema a fold e thrust belt miocenico, sovrapposto a duplex messi in posto durante il Plio-Pleistocene (Barreca et al. , 2014). La mappa delle anomalie residue di Bouguer utilizzata (Fig. 1c; Carrozzo et al. , 1991) presenta un’ampiezza totale di circa 30 mGal. I massimi più importanti della mappa possono essere associati alle principali strutture geologiche note (faglie nell’offshore e pieghe nella porzione emersa), allineate lungo trend NE-SW. L’anomalia positiva nella porzione a NE è invece imputabile alla presenza dei carbonati di piattaforma in affioramento presso l’alto topografico di Monte Magaggiaro). L’inversione, secondo questa nuova strategia, è stata condotta per poter evidenziare il passaggio tra le formazioni del Mesozoico e quelle del Miocene (non più profondo di 4 km nell’area investigata), dove la storia deformativa ha avuto luogo. La nostra strategia semplifica la complessità geologica, vincolando il modello ad avere un numero limitato di valori di densità (classi di densità). Il numero di classi scelte viene stabilito sulla base delle informazioni geologiche derivanti dall’analisi dei dati di pozzo disponibili (ViDEPI project, http://unmig. sviluppoeconomico.gov.it/videpi) . Nel caso studiato, i corpi geologici da classificare sono tre, rappresentativi delle formazioni plio-quaternarie (depositi terrigeni e clastici), delle formazioni mioceniche (sequenze evaporitiche e clastiche) e delle formazioni mesozoiche (unità carbonatico-silicee). Nel modello ottenuto, che onora i dati osservati, la distribuzione delle densità (Fig. 2) tende ad essere omogenea per ognuno dei tre corpi geologici individuati, che risultano caratterizzati da valori nettamente differenti. Le variazioni della densità all’interno Fig. 2 - Cross-sections, orientate E-W, del modello di distribuzione di densità ottenuto dall’applicazione della strategia Sharp-Edged Inversion. Colorbar in g/cm 3 .

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=