GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale
100 GNGTS 2019 S essione 1.1 ulteriore correzione migliora significativamente i risultati finali, come evidenziato dal confronto con la magnitudo da momento stimata da Moratto et al. (2019) per un sottoinsieme di eventi. Utilizzando questo nuovo approccio, abbiamo stimato M W per 1659 dei 1773 terremoti presenti nel catalogo originale, con una percentuale di successo del 94%. L’intervallo di magnitudo stimata varia dall’originale -1.8 ≤ M L ≤ 3.8 a 0.4 ≤ M W ≤ 3.5. La regressione ortogonale evidenzia che M W e M L sono correlate linearmente con un coefficiente angolare di 2/3, analogamente a quanto osservato in altre aree, ma con un valore di intercetta sull’asse M L pari a 0.82, che è un valore leggermente maggiore rispetto a quello calcolato da Moratto et al. (2017) per l’Italia nord-orientale. Questa modesta variazione può essere correlata o alle diverse proprietà di attenuazione del mezzo di propagazione tra le due aree di interesse, considerando la banda di frequenza più elevata e l’intervallo di distanza più breve intrinseche adottate in questo studio, o ad alcune differenze nelle procedure utilizzate per stimare M L dalle reti sismiche della RSC e dell’OGS per l’Italia nord-orientale. In ogni caso, il fattore di scala di 2/3 è in accordo con il valore previsto dai modelli teorici e con quanto osservato negli studi precedenti, e conferma l’efficacia della procedura proposta nello stimare M W dai valori di SA anche per i microterremoti. I residui di magnitudo in funzione della distanza rimangono perlopiù costanti, tranne a distanza ipocentrale minore di 10 km, dove gli effetti di near-field (non considerati in questo studio) possono avere un impatto importante. Abbiamo infine stimato, per il nuovo dataset, la relazione frequenza-magnitudo per valutare la magnitudo di completezza ( M C ) e i parametri della Gutenberg-Richter (valori a e b ) utilizzando M W , e confrontato i risultati ottenuti con quelli basati su M L . La differenza riscontrata nella stima di tutti i parametri, ma soprattutto del valore b , ci spinge ad evidenziare le possibili conseguenze che possono derivare dall’uso di M W anziché M L , o, peggio, dal mescolare i due tipi di magnitudo, nella valutazione della pericolosità sismica (Deichmann, 2017). Poiché M L porta a stimare la dimensione della porzione di faglia soggetta a rottura in maniera non consistente se applicata alla microsismicità o a terremoti più forti (Deichmann, 2018), ne consegue che è preferibile stimare i parametri della relazione Gutenberg-Richter ( a e b ), nonché la magnitudo di completezza, esclusivamente sulla base della relazione frequenza- M W . Ricordiamo che disporre di una stima affidabile del valore del coefficiente b è importante anche per discriminare la sismicità indotta da quella naturale (Stabile et al. , 2014; Goebel et al. , 2016). Sottolineiamo, infine, che la nostra procedura può entrare a far parte delle analisi standard effettuate in tempo reale nell’ambito del monitoraggio di attività industriali in grado di innescare sismicità, soprattutto quando svolte in regioni tettonicamente attive; tale procedura infatti potrebbe essere un fondamentale aiuto nell’interpretare l’origine della microsismicità, supportando più efficacemente eventuali processi decisionali (come ad esempio i protocolli a semaforo). Bibliografia Atkinson G.M., Greig W.D. and Yenier E.; 2014: Estimation of moment magnitude (M) for small events (M<4) on local networks. Seismol. Res. Lett., 85 , 1116 -1124. Deichmann N.; 2017: Theoretical basis for the observed break in ML/Mw scaling between small and large earthquakes. Bull. Seism. Soc. Am., 107 , 505-520. Deichmann N.; 2018: The relation between ME, ML and Mw in theory and numerical simulations for small to moderate earthquakes. J. Seismol., 22 , 1645-1668. Goebel T.H.W., Hosseini S.M., Cappa F., Hauksson E.,Ampuero J.P.,Aminzadeh F. and Saleeby J.B.; 2016:Wastewater disposal and earthquake swarm activity at the southern end of the Central Valley, California. Geophys. Res. Lett., 43 , 1092–1099. Moratto L., Saraò A. and Priolo E.; 2017: Moment magnitude (M W ) estimation of weak seismicity in Northeastern Italy. Seism. Res. Lett., 88 , 1455-1464. Moratto L., Romano M.A., Laurenzano G., Colombelli S., Priolo E., Zollo A., Saraò A. and Picozzi M.; 2019: Source parameter analysis of microearthquakes recorded around the underground gas storage in the Montello-Collalto Area (Southeastern Alps, Italy). Tectonophysics, 762 , 159-168.
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