GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale
112 GNGTS 2019 S essione 1.1 Coltorti M., Pieruccini P., Rustioni M.; 2008: The Barga Basin (Tuscany): a record of Plio-Pleistocene mountain building of the Northern Apennines, Italy. Quat. Int., 189 : 56–70. Di Naccio D., Boncio P., Brozzetti F., Pazzaglia F.J., Lavecchia G.; 2013; Morphotectonic analysis of the Lunigiana and Garfagnana grabens (northern Apennines, Italy): Implications for active normal faulting. Geomorphology, 201 , 293–311. Federici P.R.; 1978: La tettonica recente dell’Appennino. 2. Il bacino fluvio-lacustre di Pontremoli (alta Val di Magra) e le sue implicazioni neotettoniche. Gruppo St. Quat. Pad. Quaderno, 4 , 121-131. Landi E., Ravani S., Sarti G., Sodini M.; 2003: The Villafranchian deposits of the Castelnuovo Garfagnana and Barga Basins (Lucca, Tuscany, Italy): facies analysis and paleoenvironmental reconstruction. Atti della Societa` Toscana di Scienze Naturali, Memorie, Serie A, 108 , 81–93. Molli G., Carlini M., Vescovi P., Artoni A., Balsamo F., Camurri F., Clemenzi L., Storti F., Torelli L.; 2018: Neogene 3-D structural architecture of the north-west Apennines: The role of the low-angle normal faults and basement thrusts. Tectonics, 37 . https://doi. org/10.1029/2018TC005057 Perilli N., Puccinelli A., Sarti G., D’Amato Avanzi G.; 2004: Lithostratigraphy of the Plio-Pleistocene continental deposits of the Barga and Castelnuovo Garfagnana (Tuscany, Italy) tectonic depressions. In: Morini, D., Bruni, P. (Eds.), The Regione Toscana project of geological mapping. Regione Toscana, Firenze, 121-132. Pezzo G., Boncori J.P.M, Atzori S., Piccinini D., Antonioli A., Salvi S.; 2014. The 2013 Lunigiana (Central Italy) earthquake: Seismic source analysis from DInSAR and seismological data, and geodynamical implications for the northern Apennines. Tectonophysics, 636 , 315-324. http://dx.doi.org/10.1016/j.tecto.2014.09.005 Puccinelli A.; 1987: Un esempio di tettonica recente nella Val di Serchio: il sollevamento di Monte Perpoli. Atti Soc. Tosc. Sc. Nat. Mem., Serie B, 94 , 105-117. CASSANO IRPINO: ESEMPIO DI RICOSTRUZIONE DOPO IL TERREMOTO DEL 1980 M. Pizza 1 , A.M. Michetti 1 , R. Nappi 2 , S. Porfido 2,3 1 Università degli Studi Insubria-Como 2 INGV- sez. Osservatorio vesuviano, Napoli 3 CNR- I.S.A., Avellino Introduzione. L’impatto dei forti eventi sismici sull’ambiente fisico e antropico è un tema di cruciale interesse in un territorio densamente popolato e con un patrimonio artistico, storico e culturale di inestimabile valore come quello italiano. Investigare le complesse interazioni uomo-ambiente in un contesto specifico di grande vulnerabilità come quello delle aree interne dell’Appennino meridionale costituisce un’operazione interessante fornendo molti spunti di riflessione sia dal punto di vista scientifico sia dal punto di vista sociale. Per questa ricerca è stato scelto come caso di studio il paese di Cassano Irpino (AV) che offre caratteristiche uniche, a causa della ricchezza di dati disponibili, che attraverso un intervallo temporale di quasi quaranta anni dal terremoto dell’Irpinia e Basilicata del 23 Novembre 1980, consentono di descrivere il processo di ricostruzione e adattamento, e quindi di resilienza, di un’intera comunità rispetto al sisma (Pizza, 2019). Il terremoto del 23 Novembre 1980. Il terremoto del 23 novembre 1980, più comunemente noto come il terremoto dell’Irpinia-Basilicata, è stato il più forte evento sismico che ha colpito l’Appenino meridionale negli ultimi 100 anni, caratterizzato da una M w =6,9 ed una Io=X MCS (Postpischl et al. , 1985; CFTI15). Le regioni più colpite furono la Campania e la Basilicata, ma fu avvertito in quasi tutta la penisola, dalla Sicilia a Sud, all’Emilia Romagna e Liguria a Nord. Causò gravi danni in oltre 800 località; furono distrutte complessivamente 75.000 abitazioni e 275.000 furono gravemente danneggiate. Le vittime furono circa 3000, i feriti 10.000. Castelnuovo di Conza, Conza della Campania, Lioni, Santomenna, Sant’Angelo dei Lombardi, Caposele, Calabritto, San Mango sul Calore, San Michele di Serino, Pescopagano, Guardia dei Lombardi, Laviano, Sant’Andrea
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