GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale
114 GNGTS 2019 S essione 1.1 gruppo sorgentizio (Pollentina, Peschiera, Acqua del Prete e Bagno della Regina), ubicato a valle dell’abitato, che alimentano l’Acquedotto Pugliese e quello dell’Alto Calore, rifornendo acqua a numerosi comuni della Puglia, della Campania e della Basilicata. A seguito del sisma del 23 Novembre 1980 Cassano Irpino risultò mediamente danneggiato raggiungendo un’intensità pari a VII-VIII MCS e VIII ESI (Postpischl et al. , 1985 ; CPTI15, Serva et al. , 2007), stessa intensità registratasi anche per gli eventi storici avvenuti nel 1694 e nel 1732, attualmente è classificato nella II categoria sismica (DGR Campania n. 5447, del 2002). Il danneggiamento al tessuto urbano. Cassano Irpino pur distando poco meno di trenta chilometri dall’epicentro del terremoto del 1980 subì un danneggiamento relativamente grave (Fig. 2), infatti le unità edilizie distrutte o danneggiate più o meno gravemente a seguito del sisma furono 684, le persone rimaste senzatetto furono 111 (11,5%) su un totale di 983 abitanti, vi furono 5 morti e 11 feriti (Proietti, 1985-89). Subì gravissimi danni la Chiesa Matrice di San BartolomeoApostolo, in cui crollarono quasi totalmente la copertura della navata e parzialmente le volte e la cupola, con lesioni profonde e diffuse nelle murature. Subì gravi danni la struttura portante del campanile, che dovette essere abbattuto. Gravi danni subì anche la chiesa di Santa Maria delle Grazie, che già dagli anni ’70 versava in precarie condizioni statiche ed era chiusa al culto, crollarono le coperture e risultarono lesionate e sconnesse le strutture portanti. Danneggiamenti più o meno importanti furono riscontrati anche nelle chiese di Santa Maria la Longa, con il crollo dell’annessa casa canonica, e di San Rocco. Subirono importanti danni anche il Municipio, successivamente abbattuto e il Palazzo Baronale. In quest’ultimo edificio, si verificarono 4 vittime, i danni furono particolarmente diffusi sia alla struttura portante sia alla copertura, tanto che dovette essere quasi totalmente riedificato. Come si evince dallaCarta di microzonazione sismica preliminare (PFG-CNR, C.N.R., 1983), e dal successivo studio di Nicotera (1987), il differente grado di danneggiamento nei settori Nord e Sud del centro abitato è imputabile al diverso assetto lito-stratigrafico e morfologico delle due aree. Infatti, il settore meridionale dell’abitato, dove i danneggiamenti maggiori si riscontrano nei pressi della chiesa di San Rocco e di via Pretarello, è situato su “roccia compatta Fig. 2 - Cassano Irpino. A sinistra Carta di microzonazione sismica preliminare (a cura di PFG-CNR, C.N.R., 1983); a destra Carta del danno (da P.R.G., a cura del Prof. Nicotera, 1987).
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