GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

GNGTS 2019 S essione 1.3 175 utillizzato per definire la deformazione della superficie non è stato utile a definire la profondità dell’intersezione tra la SISZ e la EVZ (Geirsson 2012). Per quanto riguarda l’Eyjafjallajökull, Tarasewicz et al. (2012) ritengono, attraverso metodi di sismica a rifrazione e riflessione e misure gravimetriche, che la discontinuità di Moho si trovi ad una profondità prossima ai 22-23 km circa. Questo vulcano ha un sistema di storage complesso, costituito da alcune camere magmatiche che si trovano al di sotto della discontinuità di Moho ed altri sistemi di ristagno/dicchi collocati più superficialmente e che hanno alimentato l’eruzione nel 2010. Le composizioni dei magmi in questi resorvoirs coprono uno spettro ampio, da basaltico a riolitico. La posizione e la profondità dei sill è stata definite nel 1996 mediante misurazioni del tremore sismico locale, in accordo con Sigmundsson (2010), che associa il tremore ad una sorgente di depressione posta a 5 km di profondità al di sotto dei crateri sommitali. La Moho al di sotto del sistema vulcanico del Katla ha una profondità di 20 km (Darbyshire et al. , 2000). Óladóttir et al. (2008) trovano un consistente corpo ad alta densità al di sotto del Katla, con diametro di 15 km e 8 di profondità, interpretato come un’intrusione solidificata probabilmente gabbroide. Da indagini sismiche, Gudmundsson et al. (1994) hanno rilevato un’anomalia nella velocità delle onde S. Le onde S giungono fino a 7 km di profondità e ritornano in direzione obliqua verso la superficie mostrando la camera magmatica dal basso posta a 2 km di profondità. La caratteristica principale del modello utilizzato è un abbattimento delle velocità delle onde a 2-3 km di profondità vicine alla parte centrale del ghiacciaio su cui giace il vulcano, accoppiata ad un’anomalia di aumento netto di velocità obliqua. Questa sequenza di anomalie di velocità è stata interpretata con la presenza di una camera magmatica al di sotto della caldera del Katla. Al di sotto del sistema Grimsvötn – Laki la crosta raggiunge i 25 km di spessore secondo Darbyshire (2000), con diversi batch magmatici che spaziano da 30 a 1 km di profondità e la presenza di diversi sill/dicchi. Alcuni di questi ultimi hanno contribuito all’eruzione fissurale del Laki del 1783-84. Questo sistema vulcanico dispone di batch magmatici con composizioni e signature differenti, alimentati da sorgenti sia N-MORB sia E-MORB. Le motivazioni alla base della variabilità composizionale sono da riferirsi ai tempi di stazionamento dei magmi nei Fig. 2 - Variabilità dello spessore crostale (Moho) e profondità dei principali reservoirs magmatici per i sistemi vulcanici appartenenti alla Eastern Volcanic Zone (EVZ) definiti sulla base di dati di letteratura.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=