GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

182 GNGTS 2019 S essione 1.3 References Ingebritsen, S.E. and Manning, C.E. [2003] Implication of crustal permeability for fluid movement between terrestrial fluid reservoirs. Journal of Geochemical Exploration, 78-79, 1-6. Manning, C.E. and Ingebritsen, S.E. [1999] Permeability of the continental crust: implications of geothermal data and metamorphic systems. Review of Geophysics, 37(1), 127-150. Pasquale, V., Gola, G., Chiozzi, P. and Verdoya, M. [2011] Thermophysical properties of the Po Basin rocks. Geophysical Journal International, 186, 69-81. MODELLO DI VELOCITÀ E DI ATTENUAZIONE DELL’ISOLA D’ISCHIA DA REGISTRAZIONI DI RUMORE SISMICO R. Manzo 2 , L. Nardone 1 , D. Galluzzo 1 , M. Pilz 3 , S. Carannante 4 , R. Di Maio 2 , M. Orazi 1 , M. Picozzi 5 , P. Cusano 1 , C. Martino 1 , G. Gaudiosi 1 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sez. di Napoli, Osservatorio Vesuviano, Napoli, Italy 2 DISTAR – Università di Napoli Federico II, Napoli, Italy 3 GFZ German Research Center for Geosciences, Helmholtzstr. 7, 14467 Potsdam, Germany 4 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sez. di Milano, Italy 5 Dipartimento di Fisica - Università di Napoli Federico II, Napoli, Italy Introduzione. Nelle aree vulcaniche, come l’Isola d’Ischia, l’ampia variabilità litologica e l’alto gradiente geotermico richiedono analisi sempre più accurate per la definizione di specifici modelli di velocità e di attenuazione delle onde sismiche. Nel distretto vulcanico campano, modelli di velocità e attenuazione sempre più accurati sono stati ottenuti per il Vesuvio e per l’area dei Campi Flegrei, meno o del tutto assenti per quel che riguarda l’attenuazione per l’isola d’Ischia. È ben noto come la dettagliata conoscenza del modello di velocità possa fornire risultati più affidabili in termini di localizzazione dei terremoti locali. A tal proposito, è bene ricordare che, dal 1999, almeno 78 terremoti sono stati registrati ad Ischia (elenco aggiornato al 21 febbraio 2018) (D’Auria et al. , 2018) e sono stati localizzati utilizzando il modello disponibile per i Campi Flegrei, scelto sulla base di similarità geologiche e vulcanologiche. Pertanto, l’obiettivo di questo lavoro è la definizione di un modello 1-D in velocità e attenuazione della crosta più superficiale (fino a 2 kmdi profondità) di Ischia utilizzando tecniche di array applicate al rumore sismico e rapporti spettrali valutati su segnali sismici registrati da sismometri a larga banda installati sull’isola ai fini della sorveglianza e del monitoraggio. Metodologia di analisi e risultati ottenuti. Al fine di ottenere la velocità di fase delle onde superficiali (c(ω)), e di conseguenza la struttura della velocità del sottosuolo, abbiamo usato il metodo SPAC (Aki, 1957), nella versione modificata di Bettig et al. (2001), applicato alle registrazioni del rumore sismico delle stazioni della rete di monitoraggio dell’isola (Orazi et al. 2018, Galluzzo et al. , 2019) (Fig. 1). Prieto et al. (2009) hanno mostrato che esiste una relazione tra il fattore di attenuazione dell’onda Rayleigh α (ω) e il fattore di qualità delle onde Rayleigh Qr(ω), entrambi dipendenti dalla frequenza, secondo l’equazione: α(ω)=ω2Qr(ω) (1) Una volta che la velocità di fase c(ω) e α (ω) sono note, Qr(ω) può essere stimato usando l’equazione (1). I coefficienti di correlazione di 6 classi di distanza sono stati utilizzati per la lettura degli zeri, massimi e minimi delle funzioni di correlazione. A causa della dispersione dei valori di velocità, soprattutto a frequenze inferiori a 0,6 Hz, abbiamo interpolato i valori di dispersione con una curva polinomiale e, con una procedura manuale abbiamo piccato i valori di massimo e minimo. Infine, la curva di dispersione da invertire (croci nere con la relativa deviazione

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