GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

256 GNGTS 2019 S essione 2.1 automatica con il software Early-Est (Lomax and Michelini, 2012), che utilizza un metodo di inversione non lineare per determinare i parametri ipocentrali, calcolando inoltre tre tipi di magnitudo (Mb, Mwp, Mwpd), che il CAT utilizza secondo soglie predeterminate. Per gli eventi fino a magnitudo (Mwp) 5.7 viene utilizzata come magnitudo di riferimento la Mb: tra 5.8 e 7.1 si utilizza la Mwp, mentre da 7.2 in su viene adottata la magnitudo Mwpd (per i dettagli su questi valori si veda Lomax e Michelini, 2012; Bernardi et al. , 2015). Il CAT si attiva in caso di terremoti sopra magnitudo 5.5 ricadenti nell’area di competenza, inviando messaggi secondo tre livelli a severità crescente (“Information”, “Advisory”, “Watch”, declinati nel sistema nazionale in messaggio di Informazione, Livello di Allerta arancione, Livello di Allerta rosso) definiti in base a una “matrice decisionale” (MD) approvata in ambito NEAMTWS, e calcolati rispetto a un insieme di punti detti “forecast points” all’interno dell’area di competenza. La MD definisce i livelli di allerta in base ai parametri ipocentrali e alla magnitudo del terremoto e viene utilizzata, al momento, per la rapidità del suo impiego. Per ovviare ad alcune limitazioni derivanti dall’uso della MD, il CAT ha sviluppato e sta sperimentando un metodo alternativo, il Probabilistic Tsunami Forecasting (PTF), che combina informazioni a priori sulle caratteristiche sismotettoniche della zona sorgente con i parametri sismici (ipocentro emagnitudo, meccanismo focale se disponibile) ottenuti in tempo quasi-reale (Selva et al. , 2019). Il PTF è una previsione probabilistica della severità dello tsunami di fronte alla costa, basata su tecniche di ensemble analoghe a quelle usate per le previsioni meteo. L’incertezza è determinata dall’analisi dell’ ensemble degli scenari (sorgenti) possibili, ognuno con la propria probabilità, condizionata all’accadimento di un evento localizzato con un dato ipocentro e una data magnitudo. Tra il 2014 e il 2019 il CAT-INGV ha trattato numerosi eventi potenzialmente tsunamigenici in ambito mediterraneo, di magnitudo compresa tra 5.5 e 6.9. In questo periodo, sono stati 23 i terremoti in area mediterranea con magnitudo uguale o superiore a 5.5 (Fig. 1), circa 4 per anno. La maggior parte di questi eventi è avvenuta in mare o sulle coste. Alcuni di questi terremoti hanno generato degli tsunami, sia pure di modesta entità, che sono stati osservati dalle reti di monitoraggio del livello marino e in qualche caso hanno causato lievi danni in alcune aree prossime all’epicentro. Per questi eventi i primi messaggi di allerta sono stati inviati dal CAT entro un tempo compreso tra 8 e 12 minuti dal tempo origine del terremoto. In particolare, per gli eventi avvenuti a partire dal 2017 (inizio del periodo di operatività) il tempo di emissione Fig. 1 - Epicentri dei terremoti di magnitudo pari o superiore a 5.5 avvenuti in area mediterranea dal 1/1/2014 al 6/10/2019. La maggior parte di questi eventi ha provocato l’attivazione del CAT.

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