GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

GNGTS 2019 S essione 2.1 261 Bibliografia Albarello D., D’Amico V., Gasperini P., Pettenati F., Rotondi R. and Zonno G.; 2007: Nuova formulazione delle procedure per la stima dell’intensità macrosismica da dati epicentrali o da risentimenti in zone vicine. Progetto DPC-INGV S1, http://esse1.mi.ingv.it/d10.html. Albarello D. and Mucciarelli M.; 2002: Seismic hazard estimates using ill-defined macroseismic data at site. Pure and Applied Geophysics 159, 1289 – 1304. D’Amico V. and Albarello D.; 2008: SASHA: A computer program to assess seismic hazard from intensity data . Seismol. Res. Lett. 79, 663–671. Locati M., Camassi R., Rovida A., Ercolani E., Bernardini F., Castelli V., Caracciolo C.H., Tertulliani A., Rossi A., Azzaro R., D’Amico S., Conte S. and Rocchetti E.; 2016 : DBMI15, the 2015 version of the Italian Macroseismic Database. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. doi:10.6092 /INGV.IT -DBMI15. L’ICONOGRAFIA DEGLI EFFETTI SISMICI NELLA BANCA DATI DEL CATALOGO DEI FORTI TERREMOTI IN ITALIA (XVI-XX SECOLO) S. Baranello 1 , M.G. Bianchi 1 , G. Ferrari 1 , L. Pizzimenti 1 , C. Ciuccarelli 1 , G. Tarabusi 1 , E. Guidoboni 1,2 , D. Mariotti 1 , A. Comastri 1 , G. Sgattoni 1 , G. Valensise 1,2 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia 2 EEDIS-Centro euro-mediterraneo di documentazione Eventi Estremi e Disastri All’inizio del 2018 è stata pubblicata una nuova versione del Catalogo dei Forti Terremoti in Italia e nell’area mediterranea, denominata CFTI5Med (Guidoboni et al. , 2018). La nuova versione giunge a 11 anni dalla precedente versione (Guidoboni et al. , 2007) e ad oltre vent’anni dalla prima uscita (Boschi et al. , 1995). Il CFTI, che è basato su una banca dati geografica organizzata per raccogliere tutti i materiali utilizzati per la ricerca, non presenta solo i dati parametrici dei terremoti e i valori di intensità nelle singole località secondo la scala MCS (Mercalli-Càncani-Sieberg), ma anche testi descrittivi degli effetti dei terremoti nel contesto antropico e nell’ambiente naturale, fornendo un quadro per quanto possibile completo del loro impatto sul territorio e molti elementi delle conseguenze sociali ed economiche. Per ogni sequenza sismica studiata il CFTI5Med fornisce inoltre la bibliografia delle testimonianze utilizzate, offrendo anche la possibilità di consultarne direttamente on-line circa la metà (Guidoboni et al. , 2019). Oltre alle fonti scritte, nel corso delle ricerche che hanno portato alla compilazione del CFTI sono state reperite, prevalentemente in formato cartaceo, alcune migliaia di fonti iconografiche (fotografie, cartoline, incisioni, disegni, stampe, ecc.) relative a terremoti del passato (uno dei più rari esempi è riportato in Fig. 1). Queste rappresentano una forma particolare di testimonianze storiche coeve e naturalmente risultano in numero progressivamente crescente nel tempo, a partire dalla metà del XIX secolo con la nascita della fotografia (Tab. 1). Per poter fruire di questa preziosa documentazione, utile per fornire un quadro degli effetti dei terremoti tanto sull’ambiente antropico che su quello naturale, nell’ambito della convenzione triennale DPC-INGV, allegato B2 (2019-2021), è stata avviata un’attività specifica, volta alla catalogazione, archiviazione, valorizzazione e fruizione di questo materiale. Per questo primo anno è in corso di realizzazione uno studio di fattibilità che in sintesi è così articolato: 1. digitalizzazione, classificazione e georeferenziazione di oltre 800 fotografie relative agli effetti del terremoto dello Stretto di Messina del 28 dicembre 1908 (con immagini pre- e post-sisma e della ricostruzione);

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