GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale
280 GNGTS 2019 S essione 2.1 Conclusioni. Gli strumenti presentati in questo lavoro hanno permesso una migliore interpretazione e controllo sul modello di velocità, risultato dell’inversione tomografica dei tempi d’arrivo della fasi interpretate. Il calcolo e la visualizzazione dei residui dei tempi in funzione dei singoli eventi e per ciascuna stazione di registrazione permette di valutare e controllare sia l’attendibilità dell’interpretazione degli eventi (picking delle fasi) che l’affidabilità degli strumenti di registrazione. Il calcolo della variazione verticale delle velocità nel modello tomografico permette invece di evidenziare meglio le variazioni strutturali legate alle variazioni di velocità; cosa che nel caso dei modelli tomografici non è sempre evidente a causa della caratteristica intrinseca della tomografia che genera modelli di velocità tendenzialmente più lisci rispetto ai valori reali. Inoltre, molte volte l’uso di scale colori non efficienti può non dare una distinzione corretta dei bordi delle strutture presenti. In ultimo, l’analisi del modello con l’uso dei cluster consente di visualizzare direttamente all’interno del modello zone con caratteristiche omogenee nei due parametri scelti; come ad esempio zone a bassa resistività ed alto rapporto Vp/Vs, che potrebbero indicare presenza di fluidi. Ringraziamenti. Desideriamo ringraziare Alessandro Vuan per le utili osservazioni e commenti fatte duramte le discussioni su questo argomento. Bibliografia Böhm G.; 2019: Local earthquakes tomography using the advanced tools of Cat3D software. Seismotectonics of the Eastern and Southern Alps and their transition to the Dinarides . Trieste, 8-10 May 2019. Gorini A., Nicoletti M., Marsan P., Bianconi R., de Nardis R., Filippi L., Marcucci S., Palma F., Zambonelli E.; 2010: The Italian strong motion network . Bulletin of Earthquake Engineering, 8: 1075-1090. Stewart R.; 1993: Exploration Seismic Tomography: Fundamentals . Course note series, vol. 3, S. N. Domenico, Editor. SEG - Society of Exploration Geophysicists. Vesnaver, A., and Böhm, G.; 2000: Staggered or adapted grids for seismic tomography? The Leading Edge, 19, 944- 950. SEISMIC SITE RESPONSE ANALYSIS WITH DIFFERENT VELOCITY GRADIENTS V. Cascone, J. Boaga Dipartimento di Geoscienze, Università di Padova, Italia The distribution of shear-wave velocities in depth is a key parameter to evaluate amplification effects in region characterized by a shallow subsurface structure with soft sediments overlying much stiffer layers. The study demonstrates that the type of velocity gradient is crucial for seismic site characterization. In alluvial basins (or valleys), layers can cause resonance of vertically traveling shear-waves at specific frequencies. Site response analysis of a one-dimensional soil column is usually computed using linear wave propagation with strain-dependent dynamic soil properties. This is commonly referred to as the equivalent-linear analysis method, computes by computer program such as SHAKE (Schnabel et al. , 1972) or STRATA (Kottke and Rathje, 2008). These programs compute the response of vertically propagating, horizontally polarized shear waves propagated through a site with horizontal layers. In this contest, the soil profile consist of discrete layers that vary in thickness. Each layer is characterized by mass density, shear-wave velocity and non-linear properties. The upper 30 meters of the subsoil, very important for strong motion related studies, have always a well defined velocity structure. However when the engineering bedrock (Vs=800m/s)
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