GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale
288 GNGTS 2019 S essione 2.1 che permette di compilare in modo interattivo le tabelle dei dati delle sequenze. Tale strumento assicura innanzitutto il controllo sulla cronologia, sulla localizzazione e sulla omogeneità dei commenti informativi; consente inoltre una compilazione dei dati ottimizzando il tempo di attribuzione dei codici geografici (località), bibliografici, e delle singole scosse (questi ultimi collegati ai codici di ciascun periodo sismico). Si tratta comunque di un lavoro lungo e complicato, poiché spesso è necessaria una rianalisi e a volte il recupero delle fonti, per dirimere le incertezze e le incongruenze, inerenti agli orari, agli effetti, ecc., oltre alla riformulazione dei commenti testuali per ciascuna scossa in ciascuna località. La fase più delicata di questo procedimento è il passaggio dai testi descrittivi all’assegnazione di un grado di intensità macrosismica nella scala MCS (Sieberg, 1932; Ferrari e Guidoboni, 2000) utilizzata nel CFTI. Poiché la base informativa delle fonti è in genere costituita da descrizioni o da aggettivi qualitativi secondo la percezione dei testimoni, è stata predisposta una lista di termini, a ognuno dei quali corrispondono gli effetti della scossa nella località e/o il suo livello di avvertibilità. Ciascun termine corrisponde a un grado MCS in cui viene, almeno in prima battuta, tradotto automaticamente all’interno del tool . Se per i gradi di avvertibilità questa “filiera” garantisce una notevole corrispondenza tra l’effetto descritto e grado macrosismico corrispondente, maggior cautela va dedicata alle scosse che hanno causato danni. Non si può ignorare infatti la problematicità che pongono i danni descritti nelle fonti storiche, la cui “separabilità” è spesso difficile e dipende da diversi fattori; tra questi, ancor più nel caso delle sequenze sismiche, c’è il più o meno limitato intervallo cronologico tra le scosse, che spesso non consente di definire dopo ognuna di esse lo stato dell’edificato, oltre a una maggiore o minore precisione delle fonti storiche. La criticità di stimare le repliche con danno (Tertulliani et al. , 2017) sarà comunque evidenziata con un warning a livello degli strumenti di visualizzazione che saranno pubblicati. Allo stato attuale, quasi al termine del primo dei tre anni previsti di attività, a seguito della prima riorganizzazione dei dati sulle sequenze in formato tabellare e di una preliminare attribuzione delle intensità per località, e con una solo parziale revisione delle fonti storiche, sono state distinte 4.593 singole scosse ( foreshocks e aftershocks) relative a 155 periodi di attività sismica presenti nel CFTI, per i quali sono stati isolati e attribuiti 7.117 effetti nelle singole località (Fig. 2). Tali numeri, che sono evidentemente destinati ad aumentare da qui Fig. 2 - Grafico che mostra la distribuzione all’interno delle diverse classi di intensità MCS degli effetti nelle singole località identificati nel corso dello studio di foreshocks e aftershocks delle sequenze sismiche del CFTI. In 148 casi non è stato possibile definire il grado di intensità (“undef.”).
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=