GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale
GNGTS 2019 S essione 2.1 301 relazioni di conversione da parametri di scuotimento (i.e. PGA, PGV, PSA 0.3s, 1.0s, 2.0s ) a intensità macrosismica (Gomez Capera et al ., 2015), aggiornate di recente in Gomez Capera et al. (2018) sfruttando un dataset più ampio e certificato. Infine, in Zanini et al. (2019) è stata pubblicata una relazione GMP-intensità considerando per quest’ultima la scala EMS98 anziché la scala MCS. Di seguito vengono presentati i risultati delle conversioni tra GMP’s e intensità macrosismica sviluppate nell’ambito dell’aggiornamento del modello di pericolosità sismica italiano MPS19. Dati e metodologia. Al fine di associare dati di intensità macrosismica e parametri strumentali del moto del suolo sono stati presi in considerazione: • le banche dati DBMI15 (Locati et al ., 2016a), ITACA 2.3 (Luzi et al ., 2017), ESM-strong- motion flat-file 2018 (Lanzano et al ., 2018), e il catalogo CPTI15 (Rovida et al ., 2016); • il dataset utilizzato nel progetto DPC-INGV S2 e da Faenza e Michelini (2010) aggiornato con DBMI15 e Lanzano et al. (2018); • i dati di intensità macrosismica per i terremoti dell’Italia centrale del 2016 dalle campagne QUEST (Tertulliani e Azzaro a cura di, 2016) e studi recenti (Galli et al., 2016); • ciascun GMP definito come la media geometrica tra le due componenti orizzontali; • PGA e PSA (ordinate spettrali) in cm/s 2 , PGV in cm/s; • dati di intensità macrosismica e GMPs registrati (i.e. PGA, PGV, PSA 0.3s, 1.0s, 2.0s ) con interdistanza inferiore a 6 km e condizioni geologiche/topografiche simili; • il valore medio di LogPGA assegnato a ciascuna classe di intensità I. In particolare, è stata compilata una base di dati con le seguenti caratteristiche: Numero di stazioni di GMPs e di terremoti • Set di 150 stazioni che hanno registrato degli eventi; il 70% (106 stazioni) hanno almeno un dato di GMP in ITACA2.3 correlato a un punto di intensità macrosismica in DBMI15; • la stazione con maggiore numero di coppie GMP-I corrisponde ad Assisi (codice ASS), associate a 8 eventi; • il set delle 150 stazioni si riferisce a 67 terremoti registrati lungo il territorio italiano; l’evento con più registrazioni usato corrisponde al terremoto dell’Irpinia del 1980 con 16 coppie GMP-I; l’evento di Norcia del 30.10.2016 non è utilizzato a causa del problema delle intensità cumulate nel piano quotato. Le coppie GMP-Intensità • È stato ottenuto un set di dati che corrisponde a 240 coppie GMP-I da 67 terremoti italiani nella finestra temporale 1972-2016, con Mw compresa tra 4.18 e 6.81 e intensità macrosismica compresa nell’intervallo 2 ≤ I(MCS) ≤ 10/11; • la fig. 1 mostra la distribuzione spaziale dei 67 terremoti considerati e la dimensione dei cerchi corrisponde al numero di coppie GMP-I per evento sismico. Il 41% delle coppie GMP-I è fornito dagli eventi dell’Aquila 2009 (Mw 6.29), Irpinia 1980 (Mw 6.81), Appennino Abruzzese 1984 (Mw 5.86), dalla sequenza Umbria-Marche del 1997 e dal terremoto di Amatrice del 2016 (Mw 6.00); • il valore massimo di intensità (I=10/11) corrisponde alla località di Amatrice per il terremoto del 24.08.2016; • la distribuzione dei valori di intensità indica che il 76% dei dati ricade nell’intervallo 5≤I(MCS)≤7; • i valori estremi delle medie geometriche della componente orizzontale della PGA corrispondono a: 1.02≤PGA (cm/s 2 )≤559.76. Risultati. A partire dal set di dati sopra descritto e usando una regressione non lineare ai minimi quadrati, si è ottenuto il seguente modello esponenziale, con base il numero di Eulero (e), del logaritmo in base 10 della PGA: I = 2.2762 e^(0.54612LogPGA) (σ=0.31) (1) La relazione di conversione inversa, tra l’intensità e il valore medio del logaritmo in base 10 della PGA, corrisponde al seguente modello di carattere logaritmico: LogPGA = -1.4464 + 4.1343Log(I) (σ=0.11) (2)
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=