GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale
308 GNGTS 2019 S essione 2.1 La stazione geochimica automatica di Bagnore funziona con acqua corrente (circa 5 litri al minuto) ed è dotata di sensori per la misura simultanea di 6 parametri: temperatura, pH, conducibilità elettrica, potenziale redox, CO 2 e CH 4 (% sul gas totale) disciolti in soluzione acquosa (Cioni et al. , 2007). Fig. 2 - Stazione di monitoraggio geochimico di Bagnore: a sinistra gli armadi con la strumentazione per l’acquisizione e trasmissione dei dati; a destra le celle di misura dei parametri chimico-fisici e la cella di estrazione dei gas disciolti. Ogni secondo i dati di ciascun parametro vengono acquisiti da un data logger, programmato per registrare la media, la mediana e la deviazione standard in un intervallo di 5 minuti. Lo stesso data logger è programmato per inviare via router GPRS, alla fine di ogni giorno, i dati acquisiti ad un server situato all’IGG-CNR di Pisa. L’elevata frequenza di acquisizione dei dati garantisce la possibilità di individuare anche variazioni molto brevi. La stazione è regolarmente operativa dal 2004 e da allora è stato prodotto un record di oltre 1.5 milioni di dati grezzi. Risultati. In Fig. 3 sono mostrati i segnali di temperatura (box A), potenziale redox (box B) e concentrazione % della CO 2 disciolta (box C) acquisiti in continuo nel periodo 2004- 2019 dalla stazione automatica (un dato ogni 5 minuti rappresentato dal pallino blu). Per ogni segnale è mostrata, col pallino rosso, anche la media mobile calcolata con una finestra di 1 mese per smussare le variazioni di breve periodo. Il box D rappresenta le piogge registrate alla stazione di Castel del Piano: sull’asse verticale di sinistra sono riportati i valori giornalieri in mm, rappresentati nel grafico dalle barre azzurre, mentre sull’asse verticale di destra sono riportati i valori della media mobile calcolata con una finestra di 6 mesi, rappresentata nel grafico dalla linea blu. Il box E rappresenta l’attività sismica del periodo 2004-2019 in un raggio di 200 Km da Orvieto (TR). Il numero dei terremoti giornalieri è visibile sugli assi verticali e rappresentato dalle barre verdi nel grafico, mentre con i pallini rossi sono rappresentati i terremoti più energetici, a partire da M = 4. Le osservazioni più evidenti sui segnali nel periodo di monitoraggio sono le seguenti: i) la temperatura mostra variazioni stagionali con improvvise diminuzioni legate agli eventi piovosi, ma un significativo aumento dei valori massimi è stato registrato da luglio 2011; ii) il potenziale redox è caratterizzato da un valore medio di 230 mV, indicativo di condizioni prevalentemente ossidate nella falda acquifera vulcanica poco profonda, fino all’inizio del 2016. A partire da marzo 2016, il segnale mostra un passaggio impressionante verso condizioni riduttive (valori fino a un minimo di -248 mV), probabilmente a causa di un maggiore afflusso di H2S nella falda acquifera; iii) la concentrazione di CO2 disciolta ha mostrato un primo aumento significativo nell’aprile 2010 e una seconda nell’agosto 2014. Un aumento molto significativo è stato
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