GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

316 GNGTS 2019 S essione 2.1 Questa sorgente è stata successivamente utilizzata come input nelle simulazioni deterministiche dei segnali broadband calcolati per alcuni ricevitori posizionati nel near field; la sorgente sismica è stata rappresentata con un modello di faglia finita e la rottura è stata parametrizzata applicando un approccio pseudo-dinamico. Per generare uno degli scenari più sfavorevoli in termine di scuotimento sono stati calcolati i sismogrammi utilizzando la procedura proposta da Moratto et al. (2015). Per calcolare i sismogrammi sintetici nell’intervallo di frequenza 0-10 Hz è stato adottato un approccio ibrido, consistente nel combinare i segnali calcolati a bassa frequenza (f<1.0 Hz) applicando la tecnica COMPSYN (Spudich and Xu, 2003) con i segnali calcolati per le alte frequenza (f>1.0 Hz) utilizzando l’approccio stocastico EXSIM (Motazedian eAtkinson, 2005; Boore, 2009). La sorgente è rappresentata da un modello a faglia finita, la variazione spaziale dello slip sulla faglia è ottenuto seguendo un approccio pseudo-dinamico (Guattieri et al. , 2004). I risultati ottenuti nel DSHAmostrano una forte variabilità per quanto riguarda lo scuotimento del suolo calcolato in near field; tale variabilità, consistente con i dati osservati, è correlata ai vari modelli utilizzati per caratterizzare la sorgente input (diverse distribuzioni di slip e diverse nucleazioni sull’area di rottura). Viene evidenziata l’importanza della componente verticale che, specialmente nel near field, non può essere ignorata, in quanto i valori di scuotimento possono essere comparabili o superiori a quelli stimati per le componenti orizzontali. Fig. 3 - Confronto (orizzontale sopra, verticale sotto) tra gli spettri di risposta ottenuti addottando i due diversi approcci (DSHA e s2475) confrontati con lo spettro MCE originale (84%) e linearizzato (linear).

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