GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

22 GNGTS 2019 S essione 1.1 (depositi coerenti e incoerenti) che rilevati stradali e manufatti vari. L’ampiezza della zona di fratturazione è variabile da poche decine fino a 50-60 metri, ed interessa quasi esclusivamente il tetto della faglia; la dislocazione principale è accompagnata da rotture parallele con geometria en-echelon sinistra. Notevole la continuità e le caratteristiche della zona di fratturazione sia su suolo agrario che sui manufatti; la direzione prevalente delle fratture ruota da NO-SE a circa N-S spostandosi lungo la faglia (Fig. 2b) e la cinematica è transtensiva destra (Fig. 3a), con spostamenti orizzontali fino a 35 cm e rigetti verticali medi di 10 cm. Un aspetto ricorrente nel campo di fratture è la presenza di strutture a graben (Fig. 3b) e fessure beanti anche di notevoli dimensioni (Fig. 3c), indice di elevati valori di componente tensionale. In alcuni settori le rotture si sviluppano in coincidenza di una piccola scarpata morfologica, che testimonia il cumularsi di effetti deformativi della faglia nel breve-medio termine (~1000 anni). Infine, si segnalano anche numerosi effetti secondari, sia nella porzione settentrionale che in quella meridionale della Faglia di Fiandaca, in forma di crolli e deformazioni di muretti a secco e di contenimento sia nelle aree urbanizzate che in quelle di campagna caratterizzate da estesi terrazzamenti. Fig. 2 - a) Distribuzione dei punti di misura effettuati per il rilievo della fagliazione; i rettangoli verdi rappresentano le aree coperte da riprese aeree con droni. b) Diagrammi a rosa delle direzioni delle rotture rilevate lungo la porzione settentrionale (a sinistra) e meridionale (a destra) della Faglia di Fiandaca.

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