GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

GNGTS 2019 S essione 1.1 23 Note conclusive. Il quadro degli effetti rilevati sul terreno conferma, come già noto in letteratura, l’origine primaria della fagliazione del terremoto del 26 dicembre 2018 (M w 4.9). In particolare, i dati raccolti hanno evidenziato che: • la fagliazione cosismica interessa per intero la Faglia di Fiandaca, estendendosi anche al di fuori dell’area di danneggiamento massimo nel settore meridionale in cui l’attività tettonica si esplica in regime di creep asismico; • le Faglie di Acicatena ed Aciplatani mostrano deboli riattivazioni (fagliazione indotta) che, in alcuni casi, hanno portato ad ordinanze di sgombero di edifici già compromessi dagli effetti di creep che interessano storicamente queste aree; • il rilievo di estremo dettaglio effettuato dal gruppo EMERGEO, ha permesso di mappare con precisione lo sviluppo in superficie della Faglia di Fiandaca nel settore nord in cui la morfologia è di tipo hidden (tra Pennisi e Fleri, Fig. 1b) (Civico et al. , 2019). Lo scostamento di circa un centinaio di metri deriva dal fatto che la mappatura di questa parte della faglia in passato (Azzaro et al. , 2012) era stata definita sulla base di dati storici descrittivi, gli unici in quel momento disponibili; • la presenza di effetti sismo-geologici secondari quali frane o scoscendimenti è stata del Fig. 3 - Esempio di tipologie di rotture cosismiche prodotte dal terremoto del 26 dicembre 2018 lungo la Faglia di Fiandaca: a) C.da Testa di Vipera; b) C.da Campanaro; c) Pennisi.

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