GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

GNGTS 2019 S essione 2.2 399 struttura primaria. Considerata ξ = 5% l’eccentricità stabilita dalla normativa (§ 7.2.6 NTC18), è stato provato che le combinazioni soddisfano i criteri fissati. Ad esempio, i valori si attestano a k = 7,01 t/m per + F x + 0,30 F y + ξ e a k = 6,83 t/m per + F y – 0,30 F x – ξ perciò si può affermare che la verifica è stata superata. Dall’analisi statica non lineare sono stati ricavati i valori dei taglianti sismici che agiscono secondo le direzioni x e y. Queste grandezze sono paragonate alle stesse della struttura con esoscheletro, per le quali si è proceduto alla distinzione tra la componente del solo edificio di partenza e il contributo fornito dalla struttura esterna. Il taglio globale aumenta: si nota che arriva quasi a raddoppiare passando da T = 611,42 t a T = 1026,01 + 165,50 = 1191,51 t in direzione y e da T = 642,88 t a T = 1111,25 + 172,90 = 1284,25 t in direzione x. Si vuole però sottolineare la forte riduzione della componente tagliante sulla struttura originaria (a partire da T = 611,42 t si attesta infatti a T = 165,50 t in direzione y e da T = 642,88 t passa a T = 172,90 t in direzione x, valori che corrispondono ad una diminuzione di circa 3,7 volte). Quindi, la struttura originaria in questo caso andrebbe soltanto ad assorbire pressoché un quarto delle azioni sismiche che le competerebbero nella situazione attuale, come visibile di seguito: Fig. 3 - Ripartizione dei tagli alla base. In conclusione, l’ esoscheletro strutturale risulta una soluzione volta alla mitigazione del rischio sismico caratterizzata da un ingombro ridotto e adatta all’adeguamento di edifici esistenti con funzioni strategiche, per i quali sarebbe impensabile cessare le loro funzionalità durante la fase di esecuzione dei lavori. Essendo realizzata in acciaio si mostra performante in termini di capacità dissipativa e di rigidezza, pur constatando che il suo incremento causa l’aumento dell’azione sismica; questo dato apparentemente negativo si risolve immediatamente, infatti proprio la struttura esterna permette di scaricare quella di partenza dallo sforzo di taglio totale di una quantità considerevole attribuendo a sé la maggiore aliquota del contributo. Tale comportamento deriva dall’assorbimento dello sforzo normale da parte dell’esoscheletro che lo riconduce sotto forma di componente orizzontale. Per la precisione, in entrambe le direzioni oltre l’86% della forza di taglio totale alla base compete ora al solo esoscheletro, a riprova del corretto dimensionamento. Bibliografia NTC, 2018: Norme Tecniche per le Costruzioni, D.M. 17.01.2018, Roma. D.M. 1444, 1968: Decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, Roma.

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