GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

410 GNGTS 2019 S essione 2.2 Afterwards, the basin has been discretized through a regular mesh of points: according to its position within the basin, each point has been then associated to a cluster and to a given relation f 0 vs. distance from the outcropping bedrock. A f 0 value has been associated to each point, then extrapolating the data for each in situ measurement. After that, through a linear interpolation we reconstructed, for the entire study area, a f 0 surface model which was then validated with several experimental noise measurements. Finally, on the basis of the available bibliographic and experimental data, a s-waves velocity representative of the basin alluvial filling has been defined and, combining it with the obtained f 0 values, the thickness of the alluvial body in each point of the basin surface has been calculated. Future research will focus on detailed analyses of the stratigraphic and lithological characteristics of the alluvial filling, with the aim of refining the 3D morphology reconstruction as well as of expanding the geophysical database. References Capecchi F., Guazzone G. and Pranzini G.; 1975: Il bacino di Firenze - Prato - Pistoia. Geologia del sottosuolo e ricostruzione evolutiva. Boll. Soc. Geol. It. 94, 637 - 660 Capecchi F. and Pranzini G.; 1986: Studi geologici e idrogeologici nella pianura di Pistoia . Boll. Soc. Geol. It., 104, 601-620. Coli M., Agili F., Pini G. and Coli N.; 2004: Firenze: il suo impatto sull’evoluzione geomorfica dell’area. It. J. Quat. Sci., 17, 195-211 Nakamura Y.; 1989: A method for dynamic characteristics estimation of subsurface using microtremors on the ground surface . Quart. Rep. Railway Tech. Res. Inst. (RTRI), 30, 25-33 Puccinelli A., D’Amato Avanzi G., Perilli N. and Verani M.; 2015: Note Illustrative della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50.000, Foglio 262—Pistoia . Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (APAT)– Dipartimento Difesa del Suolo-Servizio Geologico d’Italia, Ente Realizzatore Università di Pisa, Dipartimento di Scienze della Terra, Pisa, Italy, 161 pp. SULLA DISUNIFORMITÀ DELLA SICUREZZA SISMICA DEGLI EDIFICI DI NUOVA PROGETTAZIONE I. Iervolino Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II, Italy Le Norme Tecniche per le Costruzioni (di seguito NTC; CS.LL.PP . 2018) richiedono di progettare in riferimento a una serie di soglie prestazionali prestabilite, o stati limite . Agli stati limite di norma corrispondono intensità dello scuotimento sismico al suolo che hanno uno specifico periodo di ritorno del superamento al sito della costruzione. Nell’ambito di un vasto programma di ricerca nazionale, il progetto RINTC - Rischio Implicito delle Strutture Progettate Secondo le NTC (Iervolino e Dolce 2018), sono stati progettati diversi edifici appartenenti a cinque tipologie strutturali presso tre siti: Milano (MI), Napoli (NA) e L’Aquila (AQ), caratterizzati da pericolosità bassa, media e alta, rispettivamente. Gli edifici progettati appartengono a una vasta gamma di tipologie strutturali: muratura, cemento armato gettato in opera, cemento armato prefabbricato, acciaio, e edifici isolati alla base. Il progetto ha considerato due stati limite definiti dalle NTC, vale a dire danno e salvaguardia della vita . A questi due stati limite corrispondono periodi di ritorno del superamento delle intensità sismiche di progetto pari a 50 e 475 anni, rispettivamente. Degli edifici progettati si è poi calcolata l’affidabilità sismica strutturale, espressa in termini di tasso di fallimento annuale. Questi tassi sono stati valutati rispetto a due livelli prestazionali definiti ad hoc, vale a dire collasso globale e danno che impedisce l’utilizzo . Il primo ha a che fare prevalentemente con il danneggiamento

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