GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

GNGTS 2019 S essione 2.2 433 La nuova mappa probabilistica del Vs 30 per l’Italia presentata in questo lavoro è stata realizzata utilizzando le stratigrafie di circa 4’000 sondaggi e 11’300 misure di Vs derivanti da indagini MASW e Down Hole estrapolate dalla banca-dati nazionale della microzonazione sismica (di seguito anche MS) ex art. 11 L77/2009 (di seguito DB-MS). L’approccio metodologico utilizzato ha previsto in una prima fase l’individuazione di 4 tipologie di bedrock geologico, classificate in accordo con gli standard nazionali di MS (Standard MS 4.1). Per i terreni di copertura, invece, si è presa come base la classificazione geomorfologica di Iwahashi et al. (2018) e, ripartendo tra queste classi i 4’000 sondaggi del DB-MS, si è arrivati a classificare 13 tipi di coperture in base alla percentuale relativa di ghiaia, sabbia e argilla e del sottostante bedrock geologico. I 17 gruppi litologici (4 per il bedrock geologico e 13 per le coperture) della carta geologico- tecnica sono stati caratterizzati ognuno con un fitting probabilistico log normale del parametro Vs 30 , sfruttando le 11’300 misure di Vs 30 estratte dal DB-MS. Associando tra loro i gruppi litologici che presentavano valori simili di Vs 30 , relativi al 50° percentile, si è giunti alla classificazione finale in 12 gruppi geologico-tecnici e alla mappa probabilistica del Vs 30 in scala 1:500’000. La validazione della metodologia proposta è stata realizzata confrontando i valori di Vs 30 relativi al 50° percentile con i valori reali di Vs 30 provenienti dalla caratterizzazione di alcune delle stazioni accelerometriche delle reti RAN, INSN e UNIBAS (http://itaca.mi.ingv.it/ItacaNet_30/#/home) disponibili sul territorio nazionale. In particolare, il confronto ha mostrato una riduzione della sovrastima del parametro Vs 30 rispetto alle previsioni ottenute con altri metodi di letteratura. Inoltre, la classificazione proposta in questo lavoro risulta in linea con la nuova classificazione geotecnica proposta per la revisione dell’ EC8 . Classificazione del bedrock e delle coperture a scala nazionale. La realizzazione della carta geologico-tecnica a scala nazionale (ad eccezione della Sardegna) segue una procedura ibrida attraverso la quale vengono, da una parte, distinte le unità del bedrock geologico sulla base dei caratteri litologici prevalenti e, dall’altra, classificate le coperture utilizzando i dati presenti nel DB-MS (disponibile per la consultazione su www.webms.it, realizzato da CNR IGAG per il Dipartimento della Protezione Civile nazionale). Il limite cronologico tra le unità del bedrock geologico e le coperture è stato posto al Pleistocene Inferiore sulla base di considerazioni geologiche di carattere regionale Il bedrock geologico. Per l’individuazione delle diverse tipologie di bedrock geologico è stata utilizzata come cartografia di riferimento la Carta Geologica Nazionale in scala 1:500’000 edita dall’ISPRA (Pantaloni et al ., 2006). L’intero territorio nazionale è stato riclassificato individuando 6 Unità Geologiche principali, distinte in base all’età, alla litologia e all’ambiente di deposizione. Al loro interno è stato inoltre possibile distinguere delle sub-Unità in cui sono prevalenti determinati caratteri litologici. Alle diverse Unità e sub-Unità è stata successivamente associata una delle sigle geologico-tecniche indicate negli Standard MS versione 4.1. Ciò ha permesso di ricondurre tutte le Unità e sub-Unità geologiche individuate alle 4 tipologie principali di bedrock definite negli Standard MS (2018) : Lapideo (LP), Granulare cementato (GR), Coesivo sovraconsolidato (CO) e Alternanza di litotipi (AL). Le coperture. Le carte geomorfologiche possono essere utilizzate per delineare i confini di forme del terreno omogenee, come base per stimare la suscettibilità dei terreni ai pericoli naturali. Iwahashi et al. (2018) hanno recentemente sviluppato un modello per la classificazione della superficie terrestre a scala globale, in cui la differenziazione dei poligoni si basa sulla combinazione di tre differenti parametri: pendenza , texture e convessità locale. I 4’000 sondaggi del DB-MS sono stati spazialmente associati ai 40 cluster geomorfologici individuati nel lavoro di Iwahashi et al. (2018). Per ogni cluster è stata operata una statistica della distribuzione percentuale, all’interno delle stratigrafie dei sondaggi, del bedrock geologico e delle coperture, queste ultime distinte in ghiaie, sabbie e argille. Utilizzando procedure di

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