GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale
454 GNGTS 2019 S essione 2.2 risultano essere poco più di 3’000. Oltre al parametro Vs sono stati estratti dal DB-MS e analizzati statisticamente anche il parametro relativo al peso dell’unità di volume “PV” e i parametri relativi all’angolo di attrito in tensioni efficaci “F1” e coesione efficace “C”, ottenuti da indagini di laboratorio effettuate su campioni prelevati in fori di sondaggio. Anche questi parametri sono stati correlati con la litologia “L” relativa all’unità geologico-tecnica associata al campione. In questo caso si tratta di un numero di combinazioni basso (1’600 circa) che, suddiviso per le varie unità geologico-tecniche, spesso non permette di considerare i risultati attendibili, ma di ottenere solo un’indicazione di massima. La carta geologico-tecnica nazionale. I dati statistici ottenuti dalle analisi statistiche effettuate possono essere utilizzati per parametrizzare le unità di una carta geologico-tecnica a scala nazionale. Un primo tentativo di realizzazione di tale elaborato cartografico ha previsto l’utilizzo, come dato di base, della carta litologica dell’ISPRA alla scala 1:500’000 (Pantaloni et al ., 2006). Questo prodotto, omogeneo su tutto il territorio nazionale, è stato integrato con dati cartografici derivanti da altre fonti a scala di maggior dettaglio. In particolare, allo scopo di avere una maggiore risoluzione in termini di litologia prevalente, nelle ampie aree in cui erano riportati terreni di copertura classificati come materiali misti e indifferenziati e/o nelle aree vulcaniche recenti, il dato è stato integrato con quello presente nella carta litologica nazionale in scala 1:100’000 dell’ISPRA- Servizio Geologico d’Italia (Amanti et al. , 2007). Tutte le unità sono state omogeneizzate e riclassificate in modo da individuare 8 Unità Geologiche (UG) principali (Fig. 3 A e C), differenziate in base all’età, alla litologia e all’ambiente deposizionale. In particolare, sono stati distinti 6 Unità di substrato geologico, 1 Unità comprendente tutti i terreni quaternari di copertura, 1 Unità in cui sono stati raggruppati i depositi vulcanici quaternari. Per alcune unità i dati a disposizione hanno reso possibile sub-ripartizioni attraverso l’individuazione di un carattere litologico e/o granulometrico prevalente. Il limite cronologico tra le unità di substrato e le coperture è stato posto, in base a considerazioni di carattere geologico regionale, al Pleistocene inferiore. È stata quindi associata ad ogni unità e sub-unità la sigla dell’unità geologico-tecnica corrispondente, codificata secondo gli standard nazionali di MS (Commissione Tecnica MS 2018a; Fig. 3 B e C). In questo modo è stato possibile ricondurre tutte le unità a 4 tipologie di substrato geologico (LP – Lapideo; GR – Granulare cementato; CO – Coesivo sovraconsolidato; AL – Alternanza di litotipi) e 3 tipologie di terreni di copertura corrispondenti alle tre famiglie granulometriche principali (GX – Ghiaie; SX – Sabbie; CX – Argille), così come evidenziato nell’analisi statistica del parametro Vs. Discorso a parte deve essere fatto per i travertini e le lave quaternarie, che sebbene da un punto di vista stratigrafico rientrino nella categoria delle unità di copertura, mostrano caratteri geologico-tecnici più simili alle unità lapidee del substrato. Per tale motivo è stata inserita la sigla LC (litoide di copertura), proposta nelle linee guida della carta geologico-tecnica in corso di realizzazione (Gruppo di lavoro PON, 2019). Di seguito vengono descritti, dal più antico al più recente, i principali caratteri geologici che caratterizzano le unità distinte nella carta proposta. Nel primo gruppo (UG8) sono state inserite tutte le unità plutoniche, le vulcaniti litoidi pre- quaternarie e le successioni metamorfiche di vario grado. Nel secondo gruppo (UG7) sono state inserite tutte le unità di ambiente continentale e marino legate alle fasi di rifting continentale avvenute nell’intervallo Permo-Triassico. Si tratta di unità costituite da vari litotipi quali calcari, marne, argille, evaporiti, arenarie e prodotti vulcanici. Nel terzo gruppo (UG6) sono state classificate tutte le unità calcareo-dolomitiche di piattaforma carbonatica Mesozoico-Terziaria costituenti l’ossatura della catena Appenninica centro-meridionale. Nel quarto gruppo (UG5) sono state inserite tutte le unità bacinali di età Mesozoico-Terziaria costituite da alternanze di litotipi argillosi, calcareo-marnosi ed arenacei. Nel quinto gruppo (UG4) ricadono tutte le unità Mesozoico-Terziarie torbiditiche di tipo sin-orogeniche ( Flysch ). Nel sesto gruppo (UG3) sono
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