GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

GNGTS 2019 S essione 2.2 459 La Fig. 1 mostra le frequenze relative dei cinque stati di danno EMS-98 ottenuti con i cinque indici di danno ora introdotti. Fig. 1. Frequenze relative di danno EMS-98 per edifici in CA, secondo gli indice di danno selezionati: (a) Goretti e Di Pasquale (2004); (b) Dolce et al. (2017); (c) Del Gaudio et al. (2017); Ferlito e Zucconi (2015) e De Martino et al. (2017). Per i primi due indici in Fig. 1(a) e Fig. 1(b) si osserva una netta prevalenza di edifici aventi danno DS0, per gli stati di danno superiori le percentuali diminuiscono repentinamente in maniera tra loro simile. La Fig. 1(c), relativa all’indice di Del Gaudio et al. , mostra un andamento ben diverso, in quanto molti edifici che nel caso precedente avevano un danno DS0 si sono spostati verso gli stati di danno superiori, soprattutto il DS1 e i successivi DS2 e DS3. Per gli ultimi due indici di danno, le Fig. 1(d) Fig. 1(e) mostrano distribuzioni del danno tra loro molto diverse, nonostante considerino entrambi il danno a tutte le componenti strutturali. In entrambe si osserva una forte diminuzione del danno DS0 rispetto le prime tre distribuzioni, ma nel caso di De Martino et al. (2017) in Fig. 1(e) si evidenzia una prevalenza di edifici con danno DS1, mentre nel caso di Ferlito e Zucconi (2015) in Fig. 1(d) si ha una parziale ridistribuzione di questo danno DS1 ai livelli di danno superiori. Si può infine osservare che i livelli di danno più gravi (DS4-DS5) sono raggiunti solamente con gli indici di danno di Del Gaudio et al. (2017) e di Ferlito e Zucconi (2015). Tali differenze sono insite nella diversa definizione degli indici e soprattutto funzione delle diverse componenti strutturali considerate. Conclusioni. Questo lavoro mira a valutare l’effetto della scelta dell’indice di danno sulla distribuzione del danno globale per edifici in CA. In particolare, un campione di 1,616 edifici in CA con struttura a telai ordinari è stato selezionato tra gli edifici soggetti al terremoto dell’Emilia del 2012. Il danno a livello di elemento ottenuto con la scheda AeDES è stato trasformato in danno globale di edificio attraverso cinque diversi indici di danno proposti in letteratura, che si differenziano per il numero di elementi strutturali considerati e per i pesi assegnati all’estensione del danno. Adottare gli indici di Goretti e Di Pasquale (2004) e Dolce et al. (2017) si traduce in una netta prevalenza di edifici aventi danno DS0, in quanto è considerato solo il danno agli elementi strutturali verticali, mentre l’indice di De Martino et al. (2017) implica una forte predominanza di edifici con danno DS1. L’indice di danno di Del Gaudio

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