GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale
GNGTS 2019 S essione 2.2 483 Cosentino D., Asti R., Nocentini M., Gliozzi E., Kotsakis T., Mattei M., Esu D., Spadi M., Tallini M., Cifelli F., Pennacchioni M., Cavuoto G., Di Fiore V., 2017. New insights into the onset and evolution of the central Apennine extensional intermontane basins from the tectonically active L’Aquila Basin (central Italy). Geological Society of America Bulletin, 129 , 1314-1336. Del Monaco F., Tallini M., De Rose C., Durante F., 2013: HVNSR survey in historical downtown L’Aquila (central Italy): Site resonance properties vs. subsoil model. Eng. Geol., 158 , 34–47. Falcucci E., Gori S., Moro M., Fubelli G., Saroli M., Chiarabba C., Galadini F., 2015: Deep reaching versus vertically restricted Quaternary normal faults: Implications on seismic potential assessment in tectonically active regions: Lessons from the middle Aterno valley fault system, central Italy . Tectonophysics, 651 , 186–198. Lanzo, G., Tallini, M., Milana, G., Di Capu,a G., Del Monaco, F., Pagliaroli, A., Peppoloni S., 2011: The Aterno Valley strong-motion array: seismic characterization and determination of subsoil model . Bulletin of Earthquake Engineering, 9 , 1855–187. Nocentini M., Asti R., Cosentino D., Durante F., Gliozzi E., Macerola L., Tallini M., 2017: Plio-quaternary geology of L’Aquila-Scoppito basin (Central Italy) . J. Maps, 13 , 563–574. Pagliaroli A., Pergalani F., CianciminoA., ChiaradonnaA., Compagnoni M., De Silva F., Foti S., Giallini S., Lanzo G., Lombardi F., Luzi L., Macerola L., Nocentini M., Pizzi A., Tallini M., Teramo C., 2019: Site response analyses for complex geological and morphological conditions: relevant case-histories from 3rd level seismic microzonation in Central Italy . Bulletin of Earthquake Engineering. Storti F., Aldega L., Balsamo F., Corrado S., Del Monaco F., Di Paolo L., Mastalerz M., Monaco P., Tallini M., 2013: Evidence for strong middle Pleistocene earthquakes in the epicentral area of the 6 April 2009 L’Aquila seismic event from sediment paleofluidization and overconsolida tion. J. Geophys. Res. Solid Earth, 118 , 3767–3784. Uria De Llanos A., 1703: Relazione overo itinerario fatto dall’auditore D. Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli . Stamperia Gaetano Zenobj, Roma. DATABASE FOTOGRAFICO MACROSISMICO (DFM) A. Tertulliani 1 , M. Sbarra 2 , M. Locati 3 e il gruppo di emergenza QUEST 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Sezione di Roma 1, Italy 2 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Amministrazione Centrale, Italy 3 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Milano, Italy Le campagne di rilievo macrosismico condotte in seguito ai forti terremoti accaduti in Italia negli ultimi decenni hanno coinvolto moltissime persone. Con la nascita dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nel 1999, venne anche formalizzato il gruppo QUick Earthquake Survey Team (QUEST, http://quest.ingv.it) che si compone per la maggior parte di personale afferente all’INGV ed è supportato di volta in volta da vari operatori provenienti da altre organizzazioni come il Dipartimento della Protezione Civile (DPC), l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e da varie Università. Durante gli anni di attività si è cercato più volte di organizzare una raccolta delle fotografie scattate dai rilevatori al fine di non disperdere queste importantissime testimonianze degli effetti dei terremoti, e recentemente, grazie a una rinnovata attenzione a questa tematica e al supporto del DPC, si è potuto finalmente concretizzare il Database Fotografico Macrosismico (DFM), un archivio che permetterà la catalogazione di queste fotografie scattate durante i rilievi post-terremoto. Il DFM, oltre alla funzione di archivio fotografico, permetterà anche di associare a ciascuna fotografia una classificazione del danno osservato, fungendo così anche da vademecum per la corretta applicazione della scala macrosismica EMS-98 (Grünthal et al., 1998). Nella fase di avvio del DFM, si prevede che il processo di valutazione del danno sarà effettuabile da parte del solo personale afferente al gruppo QUEST.
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